11 dicembre 2017 07:20
Le ultime stime di Cefic, la federazione europea dell’industria chimica, indicano un ritorno alla fiducia per le imprese del settore, grazie al consolidamento della ripresa. La produzione europea dovrebbe aumentare quest’anno del +3%, grazie alla buona domanda delle industrie a valle, mentre per il 2018 è atteso un lieve rallentamento della crescita, con un incremento di due punti percentuali.
Le previsioni sono suffragate dagli investimenti in nuove capacità produttive e dalla ripresa industriale nell’Unione europea, registrata nei primi nove mesi dell’anno, che ha avuto un impatto positivo sulla domanda di prodotti chimici.
L’industria chimica concorre all’1,1% del PIL dell’Unione europea e impiega 1,2 milioni di addetti; ogni settore industriale dipende in un modo o nell’altro dalla chimica, che rappresenta anche il terzo più grande investitore nell’industria manifatturiera continentale.
Se il quadro è positivo, non mancano le ombre. Nonostante le prospettive del settore per il 2018 siano nel complesso positive - sottolinea Cefic -, l’industria chimica rimane a rischio di fuga di investimenti a causa degli elevati costi energetici, dei prezzi delle materie e degli oneri connessi all’EU Emission Trading System in tema di emissioni. L’industria europea sta inoltre affrontando la forte concorrenza da parte della Cina e dei paesi NAFTA, che oggi dominano il mercato globale dei prodotti chimici.
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