28 settembre 2017 08:02
Con la pubblicazione del regolamento del ministero dell’Ambiente sulla Gazzetta ufficiale del 25 settembre scorso, parte il 10 ottobre 2017 la sperimentazione - per ora limitata ad un anno - del sistema di “vuoto a rendere” per le bottiglie di birra e acqua minerale, al fine di sensibilizzare i consumatori sull’importanza del riutilizzo e diminuire la produzione dei rifiuti.
Il regolamento attua la misura del “Collegato Ambientale” rivolta alla prevenzione dei rifiuti di imballaggio monouso attraverso l’introduzione, su base volontaria, di un sistema di restituzione di bottiglie riutilizzabili.
Potranno aderire volontariamente esercenti di bar, ristoranti, alberghi - quindi i soli commercianti del consumo fuori casa- che per pubblicizzare l’iniziativa applicheranno un simbolo grafico in vetrina. I contenitori ammessi al sistema devono avere un volume compreso tra 0,20 e 1,5 litri ed essere riutilizzabili più volte ( ai sensi dell'articolo 218 del Dgl 3 aprile 2006, n. 152), siano essi in vetro, plastica o altri materiali. Ulteriore criterio è che le bottiglie siano servite al pubblico nei punti di consumo, escludendo quindi l'asporto.
La cauzione, versata dall’esercente al grossista, da 5 a 30 centesimi di euro in funzione del formato, sarà restituita alla riconsegna del contenitore. “In nessun caso - recita il regolamento - comporta un aumento del prezzo di acquisto per il consumatore e rimane invariato in tutte le fasi di commercializzazione della filiera”.
Il regolamento introduce anche un sistema di monitoraggio del sistema, per valutarne i risultati sotto il profilo tecnico, economico e ambientale, al fine di una eventuale conferma dell’iniziativa e di un ampliamento del vuoto a rendere ad altri imballaggi o ad altre tipologie di consumo.
“Un Paese proiettato nell’economia circolare come l’Italia non può che guardare con interesse a una pratica come il vuoto a rendere, già diffusa con successo in altri Paesi - ha commentato il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti –. Questo decreto offre una possibilità a consumatori e imprese di scoprire una buona pratica che aiuta l’ambiente, produce meno rifiuti e fa risparmiare soldi”.
Regolamento in Gazzetta ufficiale
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