16 novembre 2016 07:14
In Italia l’inquinamento da microplastiche non riguarda solo coste e mari, ma anche gli ecosistemi lacustri del Nord e Centro Italia. A lanciare l’allarme è Legambiente, che ad Ecomondo ha presentato con Enea i dati delle campagne estive di Goletta Verde e Goletta dei laghi 2016.
PLASTICHE IN TUTTI I LAGHI. I risultati presentati dall’associazione ambientalista si riferiscono a cinque laghi: Maggiore, Iseo, Garda e i laghi di Bolsena e Albano nel Lazio e sono relativi alle particelle rinvenute con dimensione compresa tra 1 e 5 millimetri. In tutti i campioni analizzati sono state trovate microplastiche, ma la situazione più critica si riscontra nel lago d’Iseo e nel Maggiore, con valori medi di densità di 40.396 e 39.368 microplastiche su chilometro quadrato di superficie campionata. I laghi di Bolsena e di Garda presentano densità medie simili, rispettivamente 26.829 e 25.259 particelle su chilometro quadrato. Il bacino in cui è stata trovata la minore quantità di microplastiche è il lago Albano, con una media di 3.892 particelle su chilometro quadrato.
TIPOLOGIE DI FRAMMENTI. Oltre alla densità, la Goletta dei laghi 2016 ha compiuto analisi sulla forma delle particelle e indagato sulle possibili fonti di inquinamento. I frammenti plastici - rileva lo studio - costituiscono il 70% di tutte le particelle e sono presenti in tutti i laghi, così come i filamenti ma in percentuali minori (6,8%). Le particelle di polistirene - che costituiscono il 14% del totale - sono state rinvenute solo nei laghi subalpini, mentre nei laghi laziali spicca la presenza dei frammenti a forma di foglio (7,2%).
CATTIVA GESTIONE DEI RIFIUTI. “Neanche i laghi sono esenti dal problema delle microplastiche, ritrovate in tutti i campionamenti eseguiti – sottolinea Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente – Il risultato emerso dal nostro monitoraggio, che prende in considerazione cinque laghi italiani, il primo a livello nazionale, ci conferma purtroppo quanto già osservato per gli studi effettuati in mare. Il problema dei rifiuti dispersi in mare e lungo le coste sta assumendo proporzioni sempre più preoccupanti, come dimostrano i dati che raccogliamo ogni anno con Goletta Verde”.
“La cattiva gestione dei rifiuti a monte resta la principale causa del fenomeno e la plastica costituisce il 97% dei rifiuti galleggianti in mare - aggiunge Ciafani -. Al tempo stesso i nostri dati evidenziano come buona parte dei rifiuti che troviamo negli ambienti costieri e marini potrebbero essere riciclati. Elemento da tenere in considerazione nel determinare le azioni per la gestione del problema”.
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