15 luglio 2016 09:40
I robot collaborativi, o cobot, lavorano fianco a fianco con gli operai senza barriere di sicurezza, grazie a sensori e dispositivi che rendono la macchina capace di riconoscere la presenza umana ed evitare incidenti.
Una tecnologia entrata recentemente nella fabbrica Ford di Colonia, in Germania, dove speciali “cobot” sviluppati da Kuka affiancano gli operai nell’installazione degli ammortizzatori nel passaruota, compito che richiede doti di precisione, forza e un alto grado di destrezza.
Alla macchina è affidata l’operazione più faticosa, sollevare e posizionare la pesante attrezzatura pneumatica, mentre un operaio specializzato verifica il corretto posizionamento del componente e dà il consenso premendo un tasto. Speciali sensori montati su robot sono in grado di rilevare se un braccio, o solo un dito, dell’operatore si trova nel campo di azione delle parti meccaniche, provocando l’immediato blocco del braccio.
“I robot ci stanno aiutando a rendere i compiti più facili, più sicuri e più veloci, integrando i nostri addetti con abilità che aprono nuove e illimitate possibilità nella progettazione e produzione di nuovi modelli Ford”, nota Karl Anton, responsabile Vehicle operations di Ford in Europa.
Prima di introdurre i cobot nelle linee di assemblaggio, la casa automobilistica americana ha interpellato i lavoratori per capire quali compiti sarebbero stati più adatti ad un lavoro di squadra uomo-macchina.
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