19 aprile 2016 08:40

Venerdì scorso, durante la Milano Design Week, si è tenuta la cerimonia di premiazione dell’Oscar dell’Imballaggio, riconoscimento alle aziende che hanno sviluppato imballi dalle spiccate prestazioni ambientali, abbinate a qualità progettuale e innovazione tecnologica.
La giuria ha prima selezionato una rosa di 19 finalisti - i cui prodotti sono stati esposti durante la settimana milanese del design - per poi restringere il cerchio a otto packaging: quattro premi Ambiente (tema dell’edizione 2016), due premi ex aequo per la sezione speciale Innovazione Tecnologica, un premio nella sezione speciale Quality Design e, infine, un premio Over All della Giuria.

MENO PLASTICA. Nella categoria Ambiente è stata premiata Davines (foto a sinistra) per avere realizzato un flacone (Activator) che utilizza 19 grammi in meno di materia plastica, nella fattispecie polietilene alta densità. Prima della cura dimagrante, il flacone da 900 ml pesava 75 grammi, rendendo meno agevole lo schiacciamento e la fuoriuscita del prodotto. L’aumento del volume interno ha comportato anche la una riduzione delle dimensioni del contenitore.

DISPENSER INTEGRATO. Oscar per l’Ambiente anche a Fres-Co Spready di Goglio (foto a destra), busta stand-up leggera “ready to spread”, ottenuta con un doppio laminato privo dello strato di alluminio, composto unicamente da film di polipropilene, impermeabile all’ossigeno grazie all’impiego di un’innovativa laccatura barriera. La confezione è riciclabile, in quanto utilizza un’unica famiglia di materiali. Soddisfa inoltre i requisiti di sostenibilità poiché pesa circa la metà in meno di quelle attualmente presenti sul mercato. L’utilizzatore può dosare e spargere il prodotto senza sprechi grazie ai fori ricavati direttamente nel materiale e "nascosti" da una pellicola protettiva facilmente removibile. La busta non necessita di zip grazie a ingegnose sagome e incisioni del materiale in punti strategici che garantiscono una richiusura semplice e sicura.

PACK DAI FAGIOLI. Per il produttore di cereali e legumi Pedon, cartotecnica Lucaprint ha messo a punto un astuccio realizzato con uno speciale cartoncino prodotto dalla Cartiera Favini con gli scarti di lavorazione forniti dallo stesso cliente. In questo modo si è ottenuta una riduzione del 15% della cellulosa vergine proveniente da alberi, un utilizzo del 30% di fibra riciclata da post-consumo e un taglio del 20 % di gas ad effetto serra. Per la produzione del materiale, inoltre, viene utilizzata solo energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili. Quanto basta per aggiudicarsi l’Oscar dell’Imballaggio nella categoria Ambiente.

PRESE IN SACCHETTO. L’ultimo Oscar Ambiente è stato assegnato a Vimar per il sacchetto ultraleggero utilizzato per confezionare le prese multiple. L’imballo primario è passato da un blister con cartoncino pesante 55,5 grammi, a un unico sacchetto in polietilene dal peso di soli 7 grammi. Anche l’imballo secondario è stato modificato, con l’aumento della percentuale di carta riciclata dal 33% al 70%. Non solo: la riduzione dei volumi del nuovo imballo ha migliorato la logistica del prodotto, passando da 150 a 800 pezzi sul singolo bancale.

BIRRA NEL PET. Nella categoria Quality Design il primo posto è andato a PET Engineering per la nuova bottiglia in PET da 500 ml per birra pastorizzata, pesante solo 26,3 grammi (foto a destra).
La preforma, progettata ad hoc per 9.3 e poi stampata in-house, permette una distribuzione ottimale del materiale e di soffiare un contenitore, la cui forma non viene alterata durante il ciclo di pastorizzazione di 10 minuti a oltre 60°C, resistendo a 30 UP (unità di pastorizzazione). La bottiglia è completa di etichetta in HDPE e tappo pull off in HDPE e alluminio realizzato da Pelliconi.

EX AEQUO NELLA TECNOLOGIA. Un premio, due premiati nella sezione Tecnologia. Il primo è Sealed Air per il sistema di confezionamento a spessore ridotto Cryovac Sealappeal PSF, basato su un film rimovibile, con uno speciale strato sigillante pensato per frutta e verdura fresche in vassoio.
Il film si presenta privo di grinze e offre alta trasparenza e brillantezza. La variante Cryovac Sealappeal OSF (foto a sinistra) è rivolta a piatti pronti riscaldabili in forno, con caratteristiche di pelabilità e anticondensa. In entrambi i casi, la rimozione del film superiore in un unico pezzo, senza lacerazioni con qualsiasi tipo di vassoio e di impostazione di saldatura.
Il secondo premio ex aequo è andato a Tubettificio Favia per ToBeUnique, una nuova tecnologia di stampa digitale su alluminio che non si limita al mantello del tubetto, ma può ricoprire anche la capsula, a cui si aggiunge una funzione di anticontraffazione.

SOLO PET PER APRIRE E RICHIUDERE. L’ultimo premio, Over All della Giuria, è stato assegnato a Smilesys e a Besana per Top Smile Lite (foto a destra), un nuovo sistema di apertura e richiusura delle vaschette top in plastica, interamente in PET riciclabile, destinato al confezionamento di frutta secca. Si compone di due strati di film poliestere, che vengono separati durante l’apertura, combinando la funzione di un film pelabile e di un coperchio richiudibile in un’unica soluzione, permettendo così di ridurre di 7 volte il consumo di materie plastiche rispetto ad una soluzione standard con coperchio.

QUASI 60 ANNI. Giunto alla sua 59° edizione, l’Oscar dell’Imballaggio è un premio annuale promosso dall’Istituto Italiano Imballaggio con lo scopo di riconoscere gli sforzi nello sviluppo di imballaggi innovativi in campo tecnologico, nel design e per la sostenibilità ambientale.
Dal 2015 sono state abolite le categorie per destinazione d’uso e si è cominciato ad usare la nuova definizione Best Packaging per i progetti premiati. L’attuale struttura prevede a rotazione una sezione principale e 3 speciali: Quality Design, con il patrocinio della Scuola del Design, Innovazione con il patrocinio di Ipack-Ima e Ambiente con il patrocinio di Conai. Esiste poi una sezione Over All della Giuria.

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