4 marzo 2016 08:00
Le bottiglie in acido polilattico (PLA) non sono una novità: in Italia, per esempio, sono utilizzate da anni da Fonti di Vinadio per l’acqua minerale Sant’Anna (BioBottle) e, in occasione di Expo2015, sono state sperimentate anche da Granarolo per confezionare il latte (leggi articolo).
È invece spagnola la prima bottiglia in PLA per il vino, sviluppata dal centro di ricerca spagnolo Aimplas per conto dell’azienda vinicola Bodega Matarromera.
Il recipiente riprende nel design le tradizionali bottiglie per il vino, ma pesa solo 50 grammi, è riciclabile (con tutte le cautele del caso, se avviata nel circuito del PET) ed è ottenuta da risorse rinnovabili.
Aimplas ha sviluppato il disegno della nuova bottiglia, messo a punto il materiale, progettato gli stampi per le preforme e ottimizzato il processo di soffiaggio. Per garantire il mantenimento delle caratteristiche organolettiche del vino, l’interno della bottiglia è rivestito con un coating a base di ossido di silicio.
Il progetto è sostenuto dal programma di sovvenzioni SEE, finanziato da Norvegia, Islanda e Liechtenstein, oltre che dal Ministero della Scienza e dell’Innovazione spagnolo attraverso il Centro per lo sviluppo della tecnologia industriale (CDTI).
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