15 febbraio 2016 07:56
Il gruppo bolognese ILPA ha acquisito, attraverso la divisione ILIP, la società Petra Polimeri, azienda ferrarese specializzata nella selezione e riciclo di materie plastiche distrutta dal sisma del 2012, fortunatamente senza vittime.
L’operazione è stata illustrata nel corso di una conferenza stampa tenuta nella Sala Arazzi del Comune di Ferrara, dal sindaco Tiziano Tagliani, dall’assessora al Lavoro e territorio Caterina Ferri e dall’AD di ILIP, Riccardo Pianesani (nella foto).
IN PRODUZIONE A DICEMBRE. Nei piani di ILPA, Petra Polimeri riprenderà ad operare a dicembre in un nuovo impianto che sorgerà nel sito AMP di Cassana, periferia di Ferrara, non lontano dall’inceneritore di Hera. Contestualmente torneranno al lavoro otto dei quindici addetti dell’azienda, in cassa integrazione dopo il crollo dello stabilimento.
“Abbiamo voluto dare una nuova opportunità a un’impresa che aveva voglia di ripartire, dopo aver visto la propria struttura distrutta con il terremoto del 2012 - ha spiegato l’amministratore delegato di ILPA, Riccardo Pianesani -. Unendo le forze, avremo 53 addetti, e la potenzialità di riciclare 45 mila tonnellate di plastica, rispetto alle 15mila attuali. Abbiamo inoltre avviato una sinergia anche con Hera per quanto riguarda i rifiuti non riclabili. L'investimento complessivo per il nostro progetto, dal dicembre 2011 ad oggi, ammonta a circa 20 milioni di euro".
SINERGIE CON AMP. Il progetto corona un percorso intrapreso da ILIP cinque anni fa con il salvataggio della AMP Films & Packaging di Cassana (FE), ora AMP Recycling, inizialmente attraverso affitto del ramo di affitto, culminato nell’acquisizione della società.
Le attività dello stabilimento AMP sono un tassello fondamentale del ciclo chiuso delle materie plastiche che si realizza all’interno del gruppo ILPA, attraverso la gestione verticale di tutti i passaggi della filiera: dal recupero dei materiali post consumo, alla produzione di nuovi laminati plastici, fino alla realizzazione di nuovi imballaggi, che terminata la loro vita utile torneranno rifiuti, in un’ottica di economia circolare.
Fondata nel 2000, prima del sisma del 2012 Petra Polimeri trasformava circa 10.000 tonnellate annue di plastiche provenienti da raccolta differenziata di contenitori per liquidi ed imballaggi post-consumo.
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