Nel 2014 la produzione nazionale chiude in lieve crescita, ma non l’imballaggio in plastica. I dati nell’ultima edizione di Imballaggio in cifre.
2 settembre 2015 06:38
La produzione italiana di imballaggi è tornata l’anno scorso in positivo, con un volume di 14.589.000 tonnellate, un punto percentuale sopra il livello del 2013, dopo tre anni di declino.
Il fatturato complessivo del settore imballaggio e? ammontato a 30.092 milioni di euro evidenziando un aumento del 2,7% rispetto all’anno precedente.
Il settore conta in Italia poco più di settemila imprese con 105mila addetti. La produzione nazionale rappresenta il 5,5% di quella mondiale, collocandosi tra i dieci paesi maggiori produttori di packaging. Nel 2014, il settore ha contribuito con il 3,8% del fatturato dell’industria manifatturiera e l’1,9% del PIL (valori a prezzi correnti).
L’inversione di tendenza è riconducibile, per la maggioranza dei settori, alla ripresa verificatasi negli ultimi due mesi dell’anno. Aspetto non secondario, la crescita è correlata all’andamento positivo della domanda interna, che ha comportato - come effetto collaterale - un rilevante aumento delle importazioni: +16% rispetto al 2013. Le esportazioni hanno segnato invece una lieve crescita, pari all’1,7%.
I dati sono contenuti nell’ultima edizione di Imballaggio in Cifre, il compendio statistico sull’industria italiana del packaging pubblicato annualmente dall'Istituto Italiano Imballaggio, da quest’anno acquistabile anche online sul sito dell’Istituto (160 euro).
Scendendo in dettaglio, tutte le filiere dei materiali hanno chiuso in positivo, ad eccezione degli imballaggi in plastica, che hanno perso l’anno scorso il 2,6% in peso (2,66 milioni di tonnellate, compresi sacchi RSU), spiegabile con la tendenza in atto ormai da qualche anno verso un alleggerimento dei contenitori, come dimostra la crescita della produzione in valore, aumentata nello stesso periodo del 2,5% a 13,7 miliardi di euro.
Sono invece aumentati i volumi prodotti di imballaggi in acciaio (+3%), in alluminio (+6,8%), di quelli cellulosici (+2,2%), poliaccoppiati rigidi (+3%) flessibili da converter (+3,9%). Segno più anche per gli imballaggi in vetro (+0,8%) e in legno (+1,8%).
A partire dall’edizione 2014, è stato inserito nel compendio anche un capitolo dedicato alle macchine per il confezionamento, realizzato dall’associazione di settore, Ucima. Nel 2014 questo comparto ha registrato un incremento in termini di fatturato pari al +3,7% rispetto al 2013.
Per quanto concerne le stime per l’anno in corso, si prevede un aumento della produzione a 14,8 milioni di tonnellate, che salirà nel 2016 a 15,1 milioni di ton, in ogni caso inferiore ai 17 milioni di tonnellate del mercato pre-crisi. Per quanto concerne il fatturato, si stima una crescita a 30,57 miliardi quest’anno e a 31,36 miliardi l’anno prossimo.
Andamento della produzione di imballaggi in Italia (inclusi sacchi RSU). Valori in t/000. Fonte: elaborazioni Istituto Italiano Imballaggio.
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