Numeri in linea con l’edizione precedente, espositori soddisfatti per la qualità dei contatti, nessun disagio per Expo.
11 maggio 2015 06:04
In attesa dei risultati ufficiali sull’affluenza - le prime indicazioni degli organizzatori parlano di oltre 50.000 visitatori, il 35% dall’estero - il primo bilancio di Plast 2015 è tutto sommato positivo.
Molti espositori ci hanno infatti confermato che - al di là del mero dato numerico - quest’anno si respirava un’aria diversa, con operatori del settore giunti in fiera con progetti concreti di investimento e un atteggiamento più ottimista sul futuro, che lascia preludere ad una ripresa degli acquisti di macchinari, dopo sette anni di calma piatta sul mercato italiano.
L’organizzazione, nonostante la presenza ingombrante di Expo, è stata ineccepibile e non si sono registrati intoppi logistici; anche le infrastrutture, dalla viabilità ai parcheggi, non ci risulta abbiano creato disagi a visitatori ed espositori; la disponibilità di posti letto, pur a prezzi sensibilmente più alti, non si è rivelata un problema.
Il programma convegnistico ci è sembrato, quest’anno, di profilo superiore rispetto alle ultime edizioni ed è positivo il tentativo di lanciare nuove iniziative come StartPlast (spazio dedicato alle start-up) e 3D Plast (stampa 3D), anche se - va segnalato - questi spazi erano scarsamente segnalati e mancava un contorno scenografico che ne esaltasse il contenuto innovativo.
Sotto il profilo tecnologico, invece, le novità presentate negli stand di Plast sono state poche e le vere anteprime si contavano sulle dita di una mano; del resto, il circuito fieristico, a livello mondiale, è denso di appuntamenti e le novità ormai si presentano al mercato quando sono pronte, senza aspettare la manifestazione più vicina.
A proposito di densità fieristica, la vera novità di questo Plast riguarda la data di edizione del prossimo, in programma non nel maggio 2018, come imporrebbe la cadenza triennale, ma dal 26 al 30 settembre del 2017, per evitare la sovrapposizione con NPE, la fiera americana delle materie plastiche, che ha unilateralmente - e senza preavviso - deciso di positicipare le date dell’edizione 2018, da marzo a maggio. Senza contare la concomitanza con altre manifestazioni internazionali come Chinaplas (tra fine aprile e fine maggio) e Feiplastic, che essendo biennale collide con Plast ogni sei anni.
Promaplast, che organizza Plast 2015 - si è trovata a dover decidere in fretta e furia un cambio di data per evitare ai costruttori europei - in larga parte italiani e tedeschi - un doppio impegno organizzativo ed economico, insostenibile in tempi di crisi per le piccole e medie aziende che costituiscono l’ossatura di questo settore.
Il repentino cambio di data delle fiera americana non è stato preso bene dai costruttori di macchine italiani e tedeschi, che attraverso le associazioni di categoria e la federazione europea Euromap hanno aspramente criticato la decisione e - a quanto si dice (ma non esiste una posizione ufficiale in tal senso) - anche ventilato al possibilità di partecipare alla prossima edizione di NPE con stand ridotti al minimo.
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