Filctem-CGIL vara le linee guida per le trattative che interessano i contratti di lavoro di chimici e gomma-plastica.
16 aprile 2015 05:25
A fine anno scadono sei contratti di lavoro del settore chimico/energia, tra cui il CCNL chimico-farmaceutico e il CCNL gomma-plastica, che nel complesso riguardano circa 400mila addetti e diecimila imprese.
In vista delle trattative per il rinnovo, che si apriranno ufficialmente in estate, i sindacati hanno iniziato a muoversi, pur in una situazione di incertezza legata sia alle novità normative (il Jobs Act del Governo Renzi), sia alla difficile congiuntura economica.
In attesa di entrare nel vivo della contrattazione, il direttivo di Filctem-CGIL ha varato le “linee guida” dei rinnovi, che impegnano la segreteria nazionale alla stesura unitaria delle piattaforme entro giugno, per poter avviare il confronto con le associazioni imprenditoriali di riferimento.
L’organo direttivo del sindacato ha indicato cinque punti prioritari, sui i quali non intende arretrare: 1) la necessita? di piattaforme unitarie; 2) l’applicazione del Testo unico sulla rappresentanza del gennaio 2014, che coinvolge le Rsu nella costruzione delle piattaforme e nella gestione delle trattative; 3) la legittimazione finale del voto dei lavoratori sulle ipotesi di accordo; 4) il valore insostituibile del contratto nazionale di lavoro e della contrattazione di secondo livello, sia pur distinti nelle loro rispettive prerogative; 5) il rifiuto di “copiare sotto dettatura” il Jobs act nei contratti.
Preso atto della parzialita? della misura inflattiva, Filctem-Cgil punta a definire piattaforme che contengano richieste salariali "tali da garantire i trattamenti minimi inderogabili, coerenti con i valori medi delle conclusioni dei precedenti contratti, avendo a riferimento anche i costi del welfare contrattuale”. Allo stesso tempo, il sindacato “reputa importante una accentuazione del trasferimento di materie legate alla prestazione lavorativa (produttivita?, organizzazione del lavoro, orari, professionalita?, ecc.) in sede di contrattazione aziendale".
“Una mina vagante – si legge nel documento approvato dal direttivo – sono i provvedimenti previsti dal jobs act (licenziamenti disciplinari, demansionamento) che vanno contrastati proprio a partire dai rinnovi contrattuali e nelle vertenze aziendali e di gruppo: a questo proposito, con quelle imprese che usano il demansionamento non si potra? essere indulgenti sul versante dei fondi erogati da Fondimpresa sulla formazione”.
Non manca un accenno alla verifica anticipata degli scostamenti inflattivi, che rappresentano uno degli elementi di confronto nell’ambito dei rinnovi contrattuali. “In questo senso – conclude il documento – l'accelerazione nella predisposizione delle piattaforme facilitera? questo processo”.
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