Cordoglio del mondo industriale per il suicidio dell’imprenditore alessandrino. Soffriva di crisi depressive.
4 marzo 2015 08:00
La chimica italiana piange la scomparsa di Guido Ghisolfi, CEO e Presidente di Beta Renewables e Biochemtex, Vicepresidente del gruppo Mossi & Ghisolfi, trovato privo di vita martedì pomeriggio nella sua auto, con accanto il fucile che lo ha straziato.
Soffriva di crisi depressive. “Guido Ghisolfi ci ha lasciati - comunica la direzione del gruppo anche a nome della famiglia -. Ieri, a seguito di forti crisi depressive di cui soffriva da tempo, ha deciso di compiere un estremo atto che ha posto fine alla sua vita nei pressi della propria abitazione a Tortona (AL)”. ''Guido Ghisolfi - continua la nota - è stato un imprenditore italiano di rara capacità, tenacia, intuizione e ha saputo portare, insieme al padre Vittorio e al fratello Marco, il Gruppo Mossi Ghisolfi in una dimensione internazionale. Il Gruppo è oggi uno dei leader consolidati nel settore delle materie plastiche e dei prodotti chimici ottenuti da risorse rinnovabili, ambito, quest’ultimo, in cui l'ing. Ghisolfi ha saputo esprimere particolare intuizione, coraggio e determinazione''.
Al cordoglio dei politici (iscritto al PD, Ghisolfi era amico e sostenitore di Matteo Renzi e del Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino) si è unito quello del mondo industriale, che saluta in Guido Ghisolfi un imprenditore innovativo e visionario, fautore di una chimica sostenibile capace di fondere sviluppo economico e tutela ambientale. Era Guido, infatti, che all’interno del Gruppo Mossi & Ghisolfi seguiva il nuovo filone dei biocarburanti e della chimica verde, attraverso le controllate Beta Renewables e Biochemtex.
La morte di Guido Ghisolfi ci lascia increduli e sconvolti – afferma Pier Giacomo Guala, imprenditore del settore e Presidente del Consorzio Proplast -. Un uomo, e un imprenditore, in grado di tradurre la 'visione' in innovazione; ha creduto in Proplast e nella sua mission fin dall’inizio. Ci ha supportati e seguiti nel nostro percorso di crescita, sin dal 1998 quando, insieme, abbiamo fondato il Consorzio. Ci ha indirizzati, ispirati, coinvolti in tanti progetti. Ha creduto nel tessuto locale come pochi altri, ha dimostrato come la ricerca e l'innovazione consentano di crescere, anche, e soprattutto, in tempo di crisi. Guido è stato capace, in qualche modo di prevedere il futuro, con la sua inarrestabile sete di novità”.
“L’eredità che lascia alla green economy italiana è grande almeno quanto il vuoto che si è creato con la sua scomparsa – commenta Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile - Guido Ghisolfi è stato un leader di una nuova generazione di imprenditori della green economy proprio per la sua capacità, non comune, di visione ampia e lunga unita ad una competenza multidisciplinare con la quale è stato, fra i pochi, in grado di collegare ricerca e innovazione tecnologica e industrializzazione dei potenziali green”.
“Guido Ghisolfi era un uomo positivo”, scrive su twitter Chicco Testa. Sul social network interviene in serata anche Ermete Realacci: “Una notizia terribile per chi lo conosceva una grave perdita per l’Italia: è morto Guido Ghisolfi uomo grande e appassionato”.
Dal PET alla chimica verde. Laureato in ingegneria chimica al Politecnico di Torino, Guido Ghisolfi ha iniziato la sua carriera come ricercatore. Nel 1984 diventa responsabile della ricerca nel gruppo fondato dal padre Vittorio. La svolta verso la bioeconomia avviene all’inizio del 2007, quando è lui a creare e dirigere il gruppo di ricerca che mette a punto la tecnologia Proesa, acronimo di PROduzione di Etanolo da biomasSA, implementata nella bioraffineria di Crescentino (VC), avviata alla fine del 2013 con un investimento di 150 milioni di euro. Alti tre impianti simili sono in progetto nel Sulcis, a Termini Imerese e in Puglia, oltre che all'estero.
Combinata con gli enzimi Cellic prodotti da Novozymes, Proesa consente di estrarre e destrutturare gli zuccheri presenti nelle biomasse lignocellulosiche e trasformarli, mediante fermentazione, in etanolo, carburanti e prodotti chimici.
Proesa non serve solo a produrre biocarburanti. La stessa tecnologia può essere impiegata per sintetizzare intermedi chimici, compresi i due costituenti del PET: glicole etilenico, o MEG e acido terftalico purificato (PTA).
© Polimerica - Riproduzione riservata
Loc. Pian D'Assino, snc - 06019 Umbertide (PG)
Tel: +39 0759417862
Web: www.lucy-plast.it - Email: info@lucy-plast.it
Via delle Robinie, 10 - 28040 Mezzomerico (NO)
Tel: +39 032194128 - Fax: +39 0321 961014
Web: www.binovapm.it - Email: info@binovapm.it
Viale Kennedy , 986 - 21050 Marnate (VA)
Tel: 0331 389077 - Fax: 0331 389078
Web: www.vanettimaster.com/ - Email: vanetti@vanettimaster.com
Via Savona, 97 - 20144 Milano (MI)
Tel: +39 02.47711169 - Fax: +39 02.47711188
Web: www.plasticconsult.it - Email: info@plasticconsult.it