Sibur prevede un calo di domanda nei settori automotive e costruzioni.
24 febbraio 2015 06:24
Il gruppo petrolchimico russo Sibur teme una caduta della domanda interna per i propri prodotti a causa della difficile congiuntura economica determinata sia dalle basse quotazioni del petrolio - una delle principali risorse del paese -, sia dalle sanzioni economiche imposte dall’occidente a seguito della crisi ucraina.
In particolare, ha segnalato il CEO del gruppo Dmitry Konov all’agenzia di stampa Reuters, la crisi potrebbe colpire soprattutto le attività legate all’auto e alle costruzioni.
Sibur ha appena avviato la costruzione del nuovo complesso di ZapSibNeftekhim per la produzione di poliolefine del costo di 9,5 miliardi di dollari, il più grande investimento nella storia della società. Il sito ospiterà uno steam cracker da 1,5 milioni di tonnellate di etilene, 500.000 t/a di propilene, 100.000 t/a di frazione butano-butilene, oltre a impianti per produrre 1,5 milioni di tonnellate annue di polietilene e 500.000 t/a di polipropilene.
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