Effetti positivi dalle dismissioni e dal piano di riconversione alla chimica verde in Sardegna.
18 febbraio 2015 06:50
ENI ha diffuso oggi i risultati del quarto trimestre e del preconsuntivo 2014.
Scorrendo le voci di bilancio, si evidenzia un miglioramento dei conti di Versalis, braccio chimico del gruppo, che nell’ultima parte dell’anno ha dimezzato la perdita operativa adjusted, portata a 66 milioni di euro contro i 130 milioni dello stesso trimestre 2013, “grazie al miglioramento dei margini su intermedi e polietilene, nonostante la perdurante debolezza della domanda di commodity dovuta all’andamento congiunturale e la competizione dei produttori extra-UE”.
La perdita netta adjusted nel quarto trimestre si attesta a 58 milioni di euro, in flessione di 58 milioni per effetto del miglioramento del risultato operativo.
Sul contenimento della perdita - si legge nel documento finanziario - hanno inciso le azioni di efficienza e di ristrutturazione, in particolare l’avvio del progetto Chimica Verde di Porto Torres e la fermata di alcune linee di produzione non economiche.
Nell’intero esercizio 2104 la perdita operativa adjusted è stata pari a 346 milioni di euro, 40 milioni in meno rispetto all’esercizio 2013 (-10,4%), a causa della severita? dello scenario nella prima parte dell’anno. Il risultato netto adjusted di Versalis per l’intero anno è invece negativo per 277 milioni di euro (338 milioni nel 2013).
A Porto Torres, fa sapere l’azienda milanese, la capacita? produttiva dei nuovi impianti della chimica verde si aggira su 70 mila tonnellate annue, che entrerà gradualmente a regime nel corso del 2015. L’impianto di cracking e? stato invece chiuso in via definitiva.
A fine dicembre 2014 e? stato inoltre ceduto a Saras l’impianto di Sarroch. L’accordo prevede l’acquisizione da parte di Saras delle attivita? Versalis connesse al ciclo produttivo della raffineria, in particolare l’impianto di reforming, l’impianto splitter del propilene e i relativi servizi, incluso il sistema logistico. Versalis continuera? a operare nel sito con le attivita? di miglioramento ambientale programmate e per eseguire gli interventi di messa in sicurezza conseguenti alla fermata delle produzioni non comprese nell’accordo.
Nel novembre dello scorso anno e? stato definito con il Ministro dello Sviluppo economico e i sindacati il piano di rilancio del polo petrolchimico di Porto Marghera attraverso lo sviluppo di un progetto di Chimica Verde e la chiusura definitiva dell’impianto di cracking a carica petrolifera. Il progetto “verde” in partnership con la societa? americana Elevance Renewable Science prevede l’avvio di impianti world-scale con una nuova tecnologia per la produzione di bio-intermedi chimici da oli vegetali destinati a settori applicativi a elevato valore aggiunto quali detergenti, bio-lubrificanti e prodotti chimici per l’industria petrolifera.
Infine, a fine 2014 e? stata firmata una partnership con la societa? statunitense Solazyme, produttrice di oli da fonti rinnovabili e bio-prodotti, volta a favorire l’ingresso sul mercato e la commercializzazione di Encapso, primo lubrificante biodegradabile incapsulato per fluidi utilizzato nell’industria della perforazione petrolifera disponibile in commercio. Un prodotto che potra? essere impiegato anche nelle attivita? di perforazione del Gruppo Eni.
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Lucy Plast ridisegna la circolarità degli imballaggi secondari puntando su servizi di recupero e gestione del fine vita.