IMAST e KCTECH collaboreranno nella ricerca e sviluppo di compositi al carbonio e nella formazione di ricercatori.
7 novembre 2014 06:56
Un importante accordo di partnership nella ricerca e sviluppo di materiali compositi è stato raggiunto nei giorni scorsi tra IMAST, Distretto tecnologico sull’ingegneria dei materiali compositi e polimerici di Napoli, e l’istituto coreano della tecnologia di convergenza del carbonio KCTECH.
L’accordo, firmato dalla presidente di IMAST Eva Milella (nella foto) e da Shin Jae Kang, direttore di KCTECH, prevede attività congiunte di ricerca e sviluppo sui compositi di carbonio, formazione e addestramento del personale e scambio di ricercatori.
L’accordo giunge dopo un biennio di intense relazioni intessute dal Distretto campano con i principali referenti della ricerca e dell’industria coreana dei compositi. Il paese asiatico esprime il 5% della produzione mondiale di fibra di carbonio, ponendosi al terzo posto alle spalle di Stati Uniti e Giappone.
Nel 2012 IMAST aveva già raggiunto un’intesa con il KIAT, l’agenzia governativa coreana che gestisce i fondi nazionali per ricerca e innovazione, con il quale si era instaurata una partnership sulle tematiche del distretto: aerospaziale, automotive e componenti. Nell’ambito di questa intesa, nell’ottobre dell’anno scorso, KIAT e IMAST hanno organizzato un incontro BtoB in cui 24 esponenti di centri di ricerca e imprese coreane hanno incontrato 42 esponenti italiani di aziende (grandi imprese, piccole e medie imprese, startup), centri di ricerca, università e distretti tecnologici, dando vita a nuovi rapporti di collaborazione e ad alcuni accordi preliminari. Tra questi, anche i contatti tra IMAST e KCTECH, che hanno portato alla sigla del protocollo d’intesa.
“Il mercato globale dei compositi è in rapida espansione – afferma la presidente Milella –. In quest’ottica, l’accordo con KCTECH è di rilevanza strategica per l’IMAST. L’interesse dell’istituto coreano nasce dal fatto che il distretto campano è riconosciuto in ambito internazionale come soggetto di riferimento per l’ingegneria dei materiali compositi e polimerici, tanto che è entrato nella rete mondiale di Boeing per i compositi in aeronautica. Dal momento che la fibra di carbonio è uno dei componenti utilizzati come rinforzo per la realizzazione di materiali compositi, l’accordo con il KCTECH, che è anche un attrattore di imprese, potrà consentire alle imprese e ai centri di ricerca soci dell’IMAST di avviare e consolidare partnership di rilievo, con riferimento alle applicazioni industriali in alcuni settori di punta, quali l’aerospazio e l’automotive”.
Le ricadute attese dell’accordo con KCTECH e la strategia di consolidamento del network nazionale e internazionale saranno al centro di un evento pubblico in programma a Napoli il prossimo 15 dicembre, nel corso del quale IMAST celebrerà i primi dieci anni dalla sua fondazione.
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Lucy Plast ridisegna la circolarità degli imballaggi secondari puntando su servizi di recupero e gestione del fine vita.