Secondo Federmacchine potrebbe arrivare già quest’anno, grazie alla ripartenza del mercato interno.
22 luglio 2014 05:41
Nel corso dell’Assemblea annuale di Federmacchine, federazione italiana della meccanica strumentale (per il settore gomma-plastica aderisce Assocomaplast), sono stati forniti i dati del macrosettore relativi al 2013 e le anticipazioni per il 2014.
Il 2013 è stato un anno di consolidamento, con produzione ed esportazioni stabilizzati sui livelli dell’anno precedente e una domanda tendenzialmente in calo per le difficoltà incontrate dai costruttori sul mercato interno. In particolare, il valore aggregato della produzione di beni strumentali si è attestata poco sotto i 35 miliardi (-0,5%) e delle tredici associazioni che fanno capo alla federazione, sei hanno registrato un calo del fatturato.
Le esportazioni sono ammontate a 25,6 miliardi di euro, solo in leggera crescita (+0,8%) rispetto all’anno precedente, pur facendo registrare un nuovo record negli scambi con l’estero. I principali mercati di sbocco del made in Italy sono stati Cina (2,3 miliardi di euro, -2,4%), Stati Uniti (2,2 miliardi, +1,1%), Germania (2 miliardi, -11,5%) e Francia (1,5 miliardi, -5,3%).
Per quanto concerne invece le vendite in Italia, nel 2013 sono calate del 3,8% a 9,4 miliardi di euro; nel complesso il mercato interno ha perso il 2,5% e oggi vale circa 15,6 miliardi di euro, con riflessi negativi anche sulle importazioni, diminuite l’anno scorso di mezzo punto percentuale.
“Alla luce di questi numeri appare evidente che l’industria italiana del comparto ha saputo rispondere ai venti di crisi orientando la propria offerta verso i mercati più vivaci - nota Giancarlo Losma, presidente di Federmacchine -. D’altra parte, il 2014, come rilevato da alcuni indicatori relativi a specifici settori appartenenti al comparto, dovrebbe essere di altro tenore e dovrebbe coincidere con la ripresa, seppur moderata, della domanda italiana di macchinari”.
La ripresa in atto sul mercato interno - afferma Losma - è stata favorita anche dall’entrata in vigore della Nuova Legge Sabatini, che ha già raccolto prenotazioni per 1,5 miliardi di euro di finanziamenti agevolati per investimenti in beni strumentali.
Per consolidare la ripresa, Federmacchine chiede alcune modifiche al decreto 91/2014 che consente il credito di imposta pari al 15% dell’ammontare degli investimenti totali in macchinari effettuati dalle imprese dal 25 giugno 2014 e con consegna entro il 30 giugno 2015. Secondo la federazione, la scadenza dovrebbe essere fissata al 30 giugno 2015 per la raccolta ordini e al 31 dicembre 2015 per la consegna delle macchine.
Federmacchine chiede inoltre l’introduzione del sistema degli ammortamenti liberi e, a livello europeo, incentivi per la sostituzione dei macchinari obsoleti, misura che potrebbe dare una scossa al consumo di macchinari, ma - soprattutto - favorire il necessario ammodernamento degli impianti produttivi del vecchio continente, esigenza sentita in molti paesi dell’area Euro.
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