Ferromatik piazza subito 63 presse elettriche da 350 tonnellate. Tecnologia innovativa per bottiglie metallizzate.
30 maggio 2014 06:13
Successo di pubblico - con interessanti risvolti commerciali - per la open-house organizzata il 15 e 16 maggio da Ferromatik Milacron nella sede di Malterdingen, in Germania. Non solo per i 1.200 ospiti presenti all’evento, o le 14 isole di stampaggio allestite per l’occasione - a cui vanno aggiunti una linea di estrusione e un impianto di soffiaggio Uniloy -, ma anche perché il primo giorno è stato siglato un ordine per 63 presse ad iniezione Elektron ad azionamento elettrico, tutte con forza di chiusura di 350 tonnellate. Ordine che ha messo subito di buon umore i vertici della casa tedesca.
Tra le nuove macchine proposte alla open-house si segnala la ibrida F 580, prima “grande” della serie F, con forza di chiusura di 580 tonnellate, che non resterà a lungo sola: sarà infatti affiancata, entro la fine dell’anno, da un modello da 650 tonnellate, nel contesto di un progressivo ampliamento dei tonnellaggi, come richiesto dal mercato.
Anteprima anche per la pressa K-TEC Cube equipaggiata con stampo a cubo Foboha (2 x 4) e coiniezione mediante schiumatura fisica MuCell di Trexel, per la produzione di preforme PET da 124 grammi (PRE Forms), con ciclo di 25 s, dove il core in PET espanso dona al contenitore un aspetto metallico dopo il soffiaggio, senza aggiunta di pigmenti metallici, consentendone così il riciclo nel circuito delle bottiglie PET. La parte esterna della bottiglia è invece in PET compatto, coiniettato dopo una rotazione di 90° dello stampo. Un processo denominato oPTI sviluppato dalla statunitense Plastics Technology Inc (PTI) e affinato in collaborazione con Foboha e Ferromatik.
L’interesse dei visitatori è stato attirato anche dalla F 270 Cube, pressa elettrica equipaggiata con stampo a cubo Foboha 8+8, dotato di movimento di rotazione elettrico, già esposta al K’2013.
Oltre allo stampaggio, Ferromatik esponeva a Malterdingen una macchina per iniezione-soffiaggio ad azionamento elettrico UMIB 100 EnergiaZero della consociata Uniloy Milacron, di recente sottoposta ad un sostanzioso restyling: il gruppo di chiusura è stato semplificato installando un servomotore per ognuna delle due fasi del processo (iniezione e soffiaggio), mentre tutte le componenti meccaniche sono ora installate sotto il gruppo di chiusura per evitare ogni rischio di contaminazione dell’area stampo.
Cincinnati Milacron Extrusion Systems proponeva invece un estrusore bivite TP 75-26 integrato in una linea completa
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