Tregenplast, società lombarda attiva nella selezione e riciclo di rifiuti plastici, ha ottenuto l’
autorizzazione per costruire e mettere in marcia il
primo impianto italiano di
pirolisi da rifiuto, sperimentale e di taglia industriale. Una volta avviato, tratterà mediante processo pirolitico rifiuti di matrice
poliolefinica trasformandoli in
olio pirolitico, che - attraverso processi di distillazione - potrà essere convertito in diversi prodotti finiti a specifica, come ad esempio carburanti.
Noto da tempo, il processo di pirolisi è stato
ottimizzato da Tregenplast applicando le più recenti tecnologie al fine di poterlo adattare, in modo innovativo, al trattamento di matrici derivanti da
rifiuto: secondo la società milanese, i
test di laboratorio condotti sui prodotti e sottoprodotti derivanti dal nuovo processo hanno evidenziato risultati soddisfacenti, tanto da giustificarne l'ulteriore sviluppo e il passaggio alla scala commerciale.

L’avvio dell’impianto si pone come obiettivo, oltre alla produzione, anche la
ricerca e lo
sviluppo di nuovi prodotti “sostenibili”, ottenuti da rifiuti post-consumo. “Fin dall’inizio è stato un progetto ambizioso, da quando abbiamo cercato di immaginare un
nuovo modo di
utilizzo e
riutilizzo del rifiuto plastico, che fosse differente ed innovativo rispetto al classico processo di riciclo/rigenerazione”, afferma TregenPlast. "Trovare soluzioni di recupero e riutilizzo del rifiuto è lo scopo della nostra attività, e la possibilità di trasformarla in energia, oppure in un prodotto di largo consumo utilizzabile in molte applicazioni, ci ha affascinato fin da subito".
L’
ostacolo più difficile da superare è stato individuare il giusto
compromesso tra aspetti autorizzativi, tecnologici e commerciali: “Grazie all’impegno ed alla professionalità di un team di professionisti, abbiamo raggiunto l’obiettivo, ora non ci resta che proseguire questo cammino sicuri di aver posato una pietra miliare nel settore del riciclo della plastica, segno di grande attenzione verso l’ambiente, vista l’inderogabile necessità di trovare nuove soluzioni per il riuso del rifiuto plastico a fine vita”.
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