Respinta la richiesta di indennizzo avanzata due anni fa dal gruppo Klesch, che ora dovrà pagare un risarcimento di 73 milioni di euro.
30 novembre 2015 07:01
La commissione arbitrale chiamata a decidere sulla richiesta di indennizzo avanzata nel marzo 2013 dal gruppo Klesch nei confronti di Arkema, in merito alla cessione delle attività viniliche che hanno portato alla creazione di Kem One (leggi articolo), ha preso una decisione favorevole al gruppo francese.
La Corte di Arbitrato della Camera di commercio internazionale (ICC) ha infatti respinto tutte le richieste di Klesch Group e condannato Klesch Chemicals al pagamento di 73,6 milioni di euro come indennizzo per i danni subiti da Arkema e alla rifusione della maggior parte dei costi sostenuti per il procedimento.
Era stato il gruppo Klesch, due anni fa, a chiedere un arbitrato internazionale, sostenendo che Arkema aveva fornito informazioni finanziarie incomplete in merito alla cessione delle attività nel PVC, avvenuta nel luglio 2012 attraverso la costituzione della newco Kem One. In seguito, sotto il controllo di Klesch, Kem One era stata suddivisa in due società: Kem One SAS nell’upstream, fino alla produzione di PVC, e Kem One Innovative Vinyls nel dowstream, produzione di tubi e profili in PVC. Dopo alcune vicissitutini finanziarie, le due società sono passate a una cordata costituita dall’imprenditore Alain de Krassny e dalla società di private equity OpenGate Capital (leggi articolo).
La procedura di arbitrato non si era però fermata, fino al recente pronunciamento.
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