Il ministro dell’economia starebbe valutando lo spostamento al 1 luglio 2016 dell’entrata in vigore del divieto.
19 novembre 2015 07:00
Il Governo francese sarebbe intenzionato a prorogare di sei mesi, dal 1 gennaio al 1 luglio 2016, l’entrata in vigore del divieto alla vendita di shopper monouso in plastica, per dar tempo a grossisti e commercianti di esaurire le scorte in magazzino.
Una decisione che, se confermata, verrebbe accolta con favore dai produttori francesi di sacchetti, sebbene il beneficio sia solo temporaneo.
La messa al bando sui sacchetti, voluta dal ministro dell’Ambiente e dell’energia Ségolène Royal, è stata approvata dal Parlamento francese nel luglio scorso.
Il divieto riguarda i sacchetti monouso leggeri in plastica per il confezionamento di frutta e verdura, ad esclusione di quelli biodegradabili e compostabili in casa (non è quindi sufficiente la compostabilità in impianti dedicati), ottenuti in parte da materie prime rinnovabili: biobased al 30% a partire dal 1 gennaio 2017, al 40% dal 1 gennaio 2018, per poi salire al 50% dopo il 1 gennaio 2020 e al 60% a partire dal 1 gennaio 2025.
Per gli shopper in plastica, con l'entrata in vigore del provvedimento, saranno ammessi solo quelli di maggior spessore (superiore a 50 micron) e riutilizzabili, oppure con volume superiore a 25 litri.
In materiale per compostaggio domestico dovranno essere anche gli involucri (film e buste) per la spedizione postale di riviste e giornali.
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