Vendite all’estero cresciute del 7,5%. In progressione (+17%) anche le importazioni.
17 settembre 2015 10:33
Nei primi sei mesi dell’anno le vendite all’estero dei costruttori italiani di macchine e stampi per la trasformazione di materie plastiche e gomma sono cresciute del 7,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, raggiungendo un valore di 1,38 miliardi di euro.
Nello stesso periodo le importazioni nel nostro paese sono ammontate a 351 milioni di euro, il 16,9% in più rispetto al primo semestre 2014, confermando i primi segnali di ripresa degli investimenti da parte dei trasformatori italiani.
I dati sono stati diffusi da Assocomaplast, l’associazione che riunisce 160 costruttori italiani di macchine, attrezzature e stampi per la trasformazione di plastiche e gomma.
“Si tratta di un bilancio in linea con i risultati della più recente indagine congiunturale svolta dal nostro ufficio studi tra gli associati - nota il Presidente di Assocomaplast, Alessandro Grassi (nella foto) -. Abbiamo infatti riscontrato un clima di moderato ottimismo sia a consuntivo – con il 50% del campione che lo scorso luglio ha registrato un aumento degli ordinativi rispetto a un anno fa –, sia a livello di previsioni, alla luce di un 44% degli intervistati che si attende un’ulteriore espansione e un 45% che immagina un consolidamento del proprio fatturato nel semestre in corso". “Questi indicatori risultano anche in miglioramento rispetto alle precedenti rilevazioni”, precisa Grassi.
La Germania si conferma il nostro principale partner commerciale. Le maggiori importazioni in Italia di macchine a iniezione, stampatrici flessografiche e stampi provengono infatti da costruttori tedeschi. Ma la Germania e? anche il primo mercato di destinazione dei costruttori italiani, con un valore di quasi 200 milioni di euro nei primi sei mesi di quest’anno, in crescita del 19% sul primo semestre 2014.
A livello di macro-aree geografiche, si segnala il trend positivo delle vendite nei Paesi UE e nell’area NAFTA. Nel primo caso - nota Assocomaplast - hanno inciso la gia? citata crescita delle vendite in Germania ma anche quella in Spagna e Repubblica Ceca. Relativamente al Nordamerica, pesa l’incremento di 36 punti delle forniture agli Stati Uniti e il non trascurabile +15% del Messico..
Buone notizie anche dal Brasile, dove il nostro export settoriale è cresciuto del 17%, tanto da lasciare sperare almeno in una stabilizzazione dopo il declino degli ultimi quattro anni. Non sorprende, invece, l’ulteriore peggioramento dell’export verso la Russia (-39%), che ancora risente delle ben note problematiche legate alla crisi con l’Ucraina. Export in flessione anche nei confronti dell’India (-24%), dove le forniture italiane stentano a decollare nonostante le buone potenzialita? del mercato, e della Cina, che mostra andamenti altalenanti di anno in anno.
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