Studio AMI analizza il mercato europeo dei polimeri. Andamento diversificato per famiglie polimeriche e paesi.
31 luglio 2015 05:48
Secondo un recente studio di mercato elaborato dalla società di consulenza Applied Market Information, il mercato europeo delle plastiche riprenderà a crescere quest’anno dopo tre anni di calma piatta, anche se fatica a ritornare sui livelli pre-crisi.
Gli analisti prevedono che quest’anno i consumi di polimeri cresceranno dell’1,3%, dopo il lievissimo incremento - inferiore al punto percentuale - registrato nel 2014. Sempre che la scarsa disponibilità di materie prime e li conseguente aumento dei prezzi non schiaccino sul nascere la ripresa.
La leggera ripresa attesa per i prossimi anni viene dopo la grande recessione del 2008-2009 e la ricaduta del 2012-2013, tanto che i consumi di polimeri, pari l'anno scorso a 36,5 milioni di tonnellate, sono ancora sotto di dieci punti percentuali rispetto al 2007, ultimo anno di crescita. Anche ipotizzando - come fanno i ricercatori AMI - un incremento medio annuo dell’1% fino al 2019, la domanda resterà comunque sotto i livelli pre crisi, con volumi di poco inferiori a 40 milioni di tonnellate.
Non tutte le plastiche mostrano però lo stesso trend: negli ultimi cinque anni i consumi di polietilene a bassa densità non sono aumentati, per l’effetto combinato dello shortage e della riduzione dei materiali utilizzati nel packaging (downgauging). Viceversa, l’HDPE ha registrato l’anno scorso un incremento sopra la media (+2%) grazie alla domanda dei settori beverage (per le chiusure) e automotive, mentre il segmento dei film ha mostrato lo stesso andamento stazionario dell’LDPE.
Positivo anche l’andamento del polipropilene, in aumento l’anno scorso, anche in questo caso in virtù della ripresa del settore automotive e della solida domanda proveniente da imballaggio alimentare, medicale e igiene. Resta invece debole la domanda di polistirene, le cui quote di mercato vengono costantemente erose a causa del prezzo relativamente elevato e di problemi di approvvigionamento.
L’automotive sta anche spingendo i consumi di tecnopolimeri, così come il settore elettrotecnico, con i LED che stanno sostituendo i sistemi di illuminazione più tradizionali. Infine, segnala AMI, la crisi dell’edilizia frena i consumi di PVC ed EPS (-1%).
Diversificato anche l’andamento previsto nelle diverse aree dell’Europa: in occidente, mercato ormai maturo, i volumi si sono pressoché stabilizzati (inferiori del 10% rispetto ai livelli pre crisi, ad eccezione della Germania), mentre un aumento intorno al 2,7% si è registrato l’anno scorso in Europa centrale ed orientale.
Lo studio AMI's 2015 European Plastics Industry Report, 320 pagine, può essere acquistato al prezzo di 640 euro.
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