Il punto di vista di PlasticsEurope sull’invito del Parlamento europeo ad accelerare la transizione verso la Circular Economy.
26 giugno 2015 06:14
Facendo seguito al pronunciamento della Commissione Ambiente del Parlamento europeo, che ha spronato Bruxelles a elaborare una nuova proposta sull’economia circolare entro fine anno, PlasticsEurope ha rilanciato l’idea di limitare il conferimento in discarica di tutti rifiuti riciclabili, a partire dalle materie plastiche, ritenuto un fattore chiave per migliorare concretamente la sostenibilità a livello comunitario.
Si tratta di muoversi verso l’obiettivo “Zero Plastics to landfill by 2025”, ribadito di recente a Roma nell’ambito della dodicesima edizione di Identiplast, conferenza internazionale sul riciclo e recupero delle materie plastiche.
L’invito degli europarlamentari alla Commissione europea si basa sulla riduzione del consumo di risorse, prevenzione dei rifiuti, riuso e riciclo di materiali, con obiettivi vincolanti da raggiungere nei prossimi dieci anni, maggior ricorso alle energie rinnovabili e all’efficienza energetica, revisione delle norme su ecodesign e progettazione sostenibile.
In particolare, viene chiesto che gli obiettivi per il riciclo e il trattamento per riuso dei rifiuti debbano salire almeno al 70% per i rifiuti urbani e all’80% per quelli da imballaggio entro il 2030. Dal 2020 la termovalorizzazione dovrebbe essere strettamente limitata ai rifiuti non riciclabili o non biodegradabili, procedendo al contempo verso una graduale riduzione dei rifiuti in discarica.
“Dall’esperienza dei paesi alle membri che hanno già introdotto con successo restrizioni alle discariche, sappiamo che soltanto questo strumento, quando applicato ai rifiuti recuperabili e riciclabili, è in grado di fornire la necessaria certezza giuridica a garanzia degli investimenti nelle infrastrutture per la gestione dei rifiuti”, nota Karl-H. Foerster, direttore di PlasticsEurope. ”Il timore che tali restrizioni possano favorire solo il recupero di energia non è suffragato dai fatti: tra il 2006 e il 2012, la quantità di rifiuti plastici post-consumo avviato in discarica è scesa del 26%, il riciclo di materie plastiche è aumentato di ben il 40%, mentre il recupero di energia è salito del 27%”, aggiunge.
I benefici per l’ambiente potrebbero essere rilevanti, con un incremento di 5 milioni di tonnellate di rifiuti plastici riciclati entro il 2025, mentre quelli non riciclabili meccanicamente potrebbero fornire energia pari al 23% delle importazioni europee dalla Russia, contribuendo così alla diversficazione delle fonti energetiche, altra priorità dell’Unione. Inoltre, l’occupazione potrebbe crescere di 300mila unità.
Per quanto riguarda i futuri obiettivi di riciclaggio degli imballaggi, PlasticsEurope sostiene un approccio orientato al ciclo di vita, da attuare sulla base di un’analisi costi-benefici. “Un recente studio - spiega Foerster - indica che con la tecnologia attuale il livello ottimale di riciclo dei rifiuti da imballaggio è compreso tra il 35% e il 50%, in funzione dello specifico scenario nazionale. Andando oltre, il riciclo si traduce o in costi troppo elevati per la società, non giustificati, oppure in scarsi benefici ambientali “. Secondo Foerster, quindi, un obiettivo del 45% entro il 2020 potrebbe essere ambizioso, ma realistico. “Tuttavia - sottolinea il direttore di PlasticsEurope - prima di fissare obiettivi per il 2025 e oltre, la Commissione europea dovrebbe valutare i risultati raggiunti nel 2020, adeguando i tassi in base ad un unico metodo di calcolo e al medesimo sistema di misura”.
Per quanto riguarda invece la proposta di estendere il campo di applicazione della normativa sull’ecodesign, Foerster rileva come la progettazione di un prodotto con il solo scopo di migliorare la sua riciclabilità non necessariamente ha un impatto positivo globale sull’ambiente. “Il moderno imballaggio alimentare, per esempio, consiste spesso di un film multistrato costituito da differenti materiali plastici, che lo rende più difficile da riciclare, ma che offre enormi benefici ai consumatori e al pianeta. Se queste confezioni non fossero disponibili, i produttori di beni alimentari dovrebbero utilizzare molto più materiale per garantire il livello di protezione richiesto, aumentando in tal modo l’impatto ambientale complessivo”.
© Polimerica - Riproduzione riservata
Via della Merlata, 28 - 20014 Nerviano (MI)
Tel: +39 0331 587171 - Fax: +39 0331 584212
Web: www.frilvam.com/ - Email: frilvam@frilvam.com
BioCampus Cologne - Nattermannallee, 1 - 50829 (K)
Tel: +49 221.8888.9400 - Fax: +49 221.8888.9499
Web: bio-fed.com/it/ - Email: info@bio-fed.com
Viale Kennedy , 986 - 21050 Marnate (VA)
Tel: 0331 389077 - Fax: 0331 389078
Web: www.vanettimaster.com/ - Email: vanetti@vanettimaster.com
Via Rovereto, 11 - 20871 Vimercate (MB)
Tel: +39 039 625661 - Fax: +39 039 6851449
Web: www.engelglobal.com/it/it/home - Email: sales.it@engel.at
Presentate da Aliplast alla fiera bolognese. Andriolo: 'un’economia sostenibile e circolare nel settore cosmetico è possibile'.
Il 18 marzo si è celebrata la Giornata Mondiale del Riciclo, occasione per alcune riflessioni da parte degli imprenditori del settore riuniti nel Consorzio C.A.R.P.I.