Schede azienda
Blog

Robin Hood evocato contro lo shale gas

mercoledì 4 gennaio 2017

Prosegue il braccio di ferro tra ambientalisti e il gruppo petrolchimico Ineos sul difficile terreno (nel vero senso del termine) dello sfruttamento dei giacimenti di shale-gas nel Regno Unito.

Grazie alla legge britannica sulla trasparenza degli atti pubblici (Freedom of Information), l’associazione ambientalista Friends of the Earth è venuta in possesso - e ha prontamente divulgato - un piano di prospezione avviato da Ineos per indagare l’eventuale presenza di shale-gas sotto alcune riserve naturali del paese, ed eventualmente avviare attività di estrazione mediante fracking. Tra i siti indicati dai verdi inglesi ci sarebbe anche la ben nota Foresta di Sherwood, dove si trova la quercia secolare (800 anni è l’età stimata della pianta) sotto la quale la leggenda dice trovasse riposo Robin Hood e la sua banda. Quercia che due anni fa è stata eletta in un sondaggio "l'albero più amato d'Inghilterra".

L’azienda si è difesa dicendo che nessuna decisione è stata presa e che, in ogni caso, le attività di prospezione ed estrazione terrebbero conto del valore storico e ambientale del sito, sottolineando che sarebbe folle non sfruttare le riserve di gas presenti nel sottosuolo britannico. Ineos sta infatti conducendo da qualche anno indagini geologiche nel Nord dell'Inghilterra nella speranza di ottenere dalle autorità le licenze per l’estrazione di gas di scisto, oggi importato via nave dagli Stati Uniti per alimentare in parte il complesso petrolchimico di Grangemouth, in Scozia.

Potrebbe quindi essere la Foresta di Sherwood il teatro della battaglia campale (si spera solo comunicativa) tra chi ritiene lo shale-gas l’unico modo per tenere in vita in Europa le attività petrolchimiche, sottoposte alla forte concorrenza di USA e Medio Oriente, e chi vede nel fracking una tecnica dannosa per l’ambiente e per le popolazioni che vivono nei dintorni.

di: Carlo Latorre
"Gli articoli in questa sezione non sono opera della redazione ma esprimono le opinioni degli autori"
Numero di letture: 3959
DALLO STESSO AUTORE
avatar

Lego abbandona l'rPET? Meglio così...

La concorrenza dei mattoncini di plastica avrebbe potuto danneggiare il circuito virtuoso del bottle-to-bottle.

di: Carlo Latorre

avatar

Plast 2023: fu vera gloria?

Qualche riflessione sull'ultima edizione di Plast 2023

di: Carlo Latorre

avatar

Ebbene sì... Quest'anno sono 20

Polimerica ha pubblicato online il suo primo articolo il 29 aprile 2003. In vent'anni sono cambiate molte cose, ma non la voglia di raccontare cosa succede nel variegato, complesso, sfidante mondo delle materie plastiche e della gomma.

di: Carlo Latorre

avatar

Barbie vittima del plastic-free

Falso annuncio attributo a Mattel: abbandoniamo la plastica entro il 2030. Ma è una bufala, creata da un gruppo di attiviti per l'ambiente per richiamare l'attenzione su cambiamenti climatici.

di: Carlo Latorre

avatar

Quanta plastica nei programmi elettorali?

Poca attenzione al settore, nonostante il tema sia da mesi sotto i riflettori dei media. Solo Verdi e sinistra chiedono l'attivazione della plastic tax. Si parla più di raccolta e termovalorizzazione di rifiuti.

di: Carlo Latorre

avatar

Quanta confusione sulla Direttiva SUP

Bioplastiche sì o no? C'è un accordo tra il Governo italiano e la Commissione europea? dal 3 luglio non vedremo più stoviglie monouso in plastica sugli scaffali?

di: Carlo Latorre

avatar

Boicottare paga?

L'associazione dei trasformatori turchi di materie plastiche Pagev rivendica il successo della campagna "Stop Buying".

di: Carlo Latorre