mercoledì 13 gennaio 2016
Può un’azienda rifiutarsi di vendere i propri prodotti per il timore che se ne faccia un un uso “politico”? È quanto accaduto lo scorso ottobre all’artista cinese Ai Weiwei, che si è visto rifiutare dal gruppo danese una fornitura di mattoncini in plastica necessari a completare un’installazione presso la National Gallery of Victoria, in Australia. L’azienda aveva motivato il diniego con la preoccupazione che i mattoncini e il logo Lego potessero essere utilizzati in modo politico. Nella decisione - hanno pensato molti - deve aver pesato anche il fatto che Ai Weiwei è inviso alle autorità di Pechino.
A distanza di qualche mese, Lego ha deciso di cambiare la politica di vendite per grandi quantità di mattoncini: dal 1 gennaio non verrà più chiesta - come in passato - la finalità dell’acquisto, ma i clienti saranno invitati a rendere esplicito, nelle loro creazioni, che Lego non supporta né approva specifiche installazioni.