5 marzo 2021 09:20
A dispetto del complesso scenario sanitario ed economico dell'ultimo anno, il gruppo austriaco Wittmann guarda al futuro con ottimismo grazie a solidi risultati conseguiti nella seconda parte del 2020 e nei primi due mesi del 2021, tanto da pianificare nuovi investimenti.
SUI LIVELLI DEL 2019. Specializzato nella costruzione di presse ad iniezione (Battenfeld) e attrezzature ausiliarie per la trasformazione di materie plastiche (Wittmann), il gruppo austriaco ha registrato una consistente ripresa degli ordini a partire dalla seconda parte del 2020, dopo il rallentamento primaverile causato dall'emergere dell'epidemia di Covid-19, fino a raggiungere un livello record di ordinativi a febbraio di quest'anno.
Il trend - spiega il CEO Michael Wittmann (nella foto) - riguarda tutti i principali mercati e i segmenti applicativi: "Sulla base del portafoglio ordini acquisito e del trend che si conferma molto positivo, ci aspettiamo un aumento a due cifre delle vendite nel 2021 - afferma -. Prevediamo così di tornare sui livelli del 2019 e, forse, anche di superarli". L'occupazione, aggiunge, è già oggi leggermente superiore a quella dello scorso anno, con circa 2.200 addetti.
NUOVI INVESTIMENTI. Wittmann ha in progetto nuovi investimenti nella sede di Vienna, con ampliamento dei reparti R&D dedicati a meccatronica e software, attraverso la creazione di nuovi spazi per uffici e laboratori.
A Kottingbrunn, nello stabilimento di Wittmann Battenfeld, l'intervento riguarderà il magazzino, con la realizzazione di un sistema di scaffalature portapallet completamente automatico con circa 1.500 baie, ospitato in una nuova ala di 3.000 m2 i cui lavori di costruzione inizieranno a maggio, con completamento previsto nel 2023. Spazi che saranno utilizzati anche per un'area separata dedicata allo stoccaggio e prelievo ordini, nonché per l'assemblaggio delle presse verticali e delle macchine di maggior tonnellaggio, oltre che per una nuova officina elettrotecnica. Progetti di investimento per ampliamenti riguarderanno anche le controllate in Cina, Ungheria e Bulgaria.
CRESCE ANCHE L'ITALIA. Il trend positivo interessa anche la filiale italiana: "Dopo il lockdown della scorsa primavera, che ha provocato una sospensione temporanea delle vendite, a partire dall'estate 2020 non ci siamo fermati un secondo - commenta Gianmarco Braga, managing director di Wittmann Battenfeld Italia -. E tra la fine dell'anno scorso e i primi mesi di quest'anno registriamo un forte incremento delle richieste di offerta e delle vendite sia per nuove presse, sia per le periferiche, tanto che siamo sopra budget e prevediamo di tornare ai livelli del 2019 lasciandoci alle spalle il periodo di crisi".
Secondo Braga, la repentina e inaspettata ripresa dell'interesse degli stampatori italiani è riconducibile agli incentivi Industria 4.0, che stanno portando anche ad una maggior domanda di isole di lavoro complete. "Anche le elettriche stanno andando molto bene - sottolinea Braga -. In questo momento una pressa su due venduta o in trattativa è ad azionamento completamente elettrico".
La ripresa degli investimenti in impianti di trasformazione di materie plastiche è generalizzata, tanto che - segnala Braga - nei prossimi mesi potrebbe innescarsi un effetto shortage anche per i macchinari, dovuto alla forte domanda a livello mondiale che ha colto di sorpresa i fornitori di componenti, che si aspettavano una crescita più soft del mercato e fanno fatica a soddisfare le richieste.
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