18 gennaio 2019 12:09
La Commissione europea ha approvato la cessione delle attività nelle poliammidi di Solvay al gruppo chimico tedesco BASF annunciata per la prima volta due anni fa e sottoposta l’anno scorso dalle autorità antitrust europee ad un’indagine approfondita.
Il via libera all’operazione è condizionato ad alcuni disinvestimenti volti ad evitare un’eccessiva concentrazione nella filiera della poliammide, che avrebbe potuto creare distorsioni nell’accesso alle materie prime.
In particolare, prima di trasferire le attività nel nylon a BASF, Solvay dovrà dismettere gli impianti di Belle-Etoile e Valence in Francia, di Gorzow in Polonia e Blanes in Spagna, cedendoli ad un unico acquirente: le produzioni vertono sull’intera filiera del nylon, dalle materie prime quali adiponitrile (ADN), esametilen diammina e relativi sali, alla poliammide 66, compound di PA66 per arrivare alle polveri di PA6 utilizzate nella stampa 3D.
In aggiunta, dovrà essere costituita una joint-venture tra BASF e l’acquirente delle attività dismesse per gestire congiuntamente il sito di Chalampé, dove si produce una materia prima critica, l’acido adipico. Infine, dovrà essere sottoscritto un accordo di fornitura a lungo termine relativo all’adiponitrile.
In questo modo, afferma la Commissione europea, si rimuoverà la sovrapposizione di attività tra BASF e Solvay nei mercati in cui le indagini avevano identificato problemi di concorrenza.
L’annuncio della cessione delle attività Solvay nelle poliammidi risale al settembre 2017 (leggi articolo). Il piano originario prevedeva l’acquisizione, da parte del gruppo tedesco, di 12 impianti produttivi, quattro centri R&D e dieci centri di assistenza tecnica, con 2.400 addetti, 1.300 dei quali in Francia a fronte del pagamento di 1,6 miliardi di euro. Nel giugno dell’anno scorso, la Commissione europea aveva avviato una indagine approfondita sull’operazione (leggi articolo), che ha portato i due partner a riformulare l’offerta per adeguarla alle richieste di Bruxelles (leggi articolo).
Ottenute le ultime autorizzazioni antitrust, il completamento dell'operazione è prevista nella seconda metà del 2019, una volta soddisfatte le ulteriori condizioni di closing.
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