30 ottobre 2017 07:15
Ineos Italia sta contribuendo come sponsor ed ente proprietario dell’area alla campagna di scavi nel sito archeologico di San Gaetano di Vada, importante porto durante l’età etrusca e romana, scoperto accanto all’area stoccaggio etilene dell’impianto di Vada.
IL SITO. L’utilizzo di strumenti all’avanguardia, come georadar e droni per le riprese aeree, ha consentito di portare alla luce numerose strutture, tra i quali gli horrea, magazzini dotati di impianto termale proprio, le terme pubbliche e vari edifici a uso sacro, artigianale e ludico-ricreativo. Il sito era infatti parte dell’ampio sistema portuale di Vada Volaterrana, centro di scambio tra i più nevralgici dell’area tirrenica/mediterranea.
Il quartiere, destinato ad attività portuali connesse ai traffici marittimi e a quelli via terra dell’antica Via Aurelia, rimase attivo dalle sue origini, agli inizi del I secolo d.C., fino ai primi decenni del VII sec. d.C.
SCUOLA DI ARCHELOGIA. I primi scavi risalgono al 1982, e proseguono tuttora sotto la supervisione del Laboratorio di Topografia Antica e Archeologia Subacquea dell’Università dell’Università di Pisa.
Fra le iniziative realizzate in sinergia da Ineos, Università di Pisa, Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, Comune e Museo Archeologico di Rosignano Marittimo vi sono le visite guidate a cura dell’Ufficio Turistico di Rosignano. Altro fiore all’occhiello dell'iniziativa è la Vada Volterrana Summer School, una vera e propria scuola di archeologia “sul campo”.
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