13 ottobre 2017 07:57
Nel corso di un workshop tecnico tenutosi nei giorni a Palermo, Versalis, ESA (Ente Sviluppo Agricolo) e Università di Palermo hanno fatto il punto sulla sperimentazione della coltivazione di guayule in Sicilia, da cui ricavare gomma naturale.
Partito quattro anni fa con la firma del Protocollo di Intesa per l’area di Gela, il progetto prevedeva uno studio di fattibilità per la produzione di lattici da guayule articolato in tre fasi: creazione della filiera agricola, con un potenziale di 5000 ettari coltivati in collaborazione con la Regione Sicilia e l’ESA-Ente Sviluppo Agricolo; valutazione dell’impianto di produzione con capacità di 5000 tonnellate l’anno, e la definizione delle infrastrutture necessarie.
Nel corso del workshop sono stati presentati i primi risultati delle coltivazioni sperimentali nei terreni di proprietà dell’Ente Sviluppo Agricolo a Barcellona P.G. (ME) e di Sparacia di Cammarata (AG), che hanno evidenziato la necessità di migliorare alcuni importanti aspetti agronomici e di mettere apunto una piattaforma tecnologica capace di valorizzare interamente la biomassa prodotta in campo. Il completamento della fase sperimentale delle coltivazioni in Sicilia è previsto nel corso del prossimo anno.
Il guayule (Parthenium Argentatum) è un arbusto originario delle aree desertiche del Messico settentrionale e sud ovest degli Stati Uniti, che ha dimostrato di essere una promettente fonte di gomma naturale di elevata qualità. Non è una coltura destinata all’uso alimentare, richiede poca acqua e rappresenta una fonte alternativa di gomma naturale grazie alle sue proprietà ipoallergeniche, a differenza della più comune gomma da Hevea (caucciù). Le applicazioni spaziano dai beni di largo consumo al settore medicale, fino all’industria degli pneumatici.
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