1 settembre 2017 08:34
Sebbene la situazione stia lentamente migliorando nelle aree colpite dall’uragano Harvey - prima Texas e poi Luisiana - gli effetti dei venti e delle forti piogge continuano a farsi sentire e il bilancio provvisorio delle vittime ha toccato ieri 47 morti e un numero imprecisato di feriti.
Sempre ieri si è registrata una duplice esplosione, seguita da un incendio, nell’impianto per la produzione di perossidi organici di Arkema a Crosby, in Texas, causata dal blocco del sistema di refrigerazione dei serbatoi per l’interruzione dell’energia elettrica. In previsione dell’incidente, era stata evacuata un’area di tre chilometri introno al sito e, anche per questa ragione, non si registrano vittime. L’intervento dei vigili del fuoco è stato però rallentato dall’innondazione che ha interessato l’area dove sorge l’impianto.
Per quanto concerne la produzione nei poli petrolchimici in Texas e nella Lousiana, l’ultimo report di IHS Markit conferma il fermo di gran parte degli impianti texani, anche se non tutti sono stai danneggiati dall’uragano.
Le stime indicano che potrebbero essere offline il 43% delle capacità statunitensi di etilene (31% di quello destinato al consumo nazionale), ma non si registrano fermi in Lousiana, e il 34% di quelle di propilene grado polimero e chimico e il 28% del grado raffineria.
Indisponibile, secondo la società di consulenza statunitense, anche il 45% delle capacità di polietilene, e i danni alle infrastrutture logistiche della regione stanno causando gravi problemi alle forniture di resina ai trasformatori in tutto il paese. A rischio anche le esportazioni di polietilene, stimate in 420mila tonnellate mensili, con ripercussioni attese fuori dagli Stati Uniti su disponibilità e prezzi.
Passando al polipropilene, IHS Markit ritiene siano ferme il 60% delle capacità produttive e ci vorranno almeno due settimane per ripristinare le spedizioni via rotaia.
L’uragano sta causando problemi anche alla produzione e fornitura di benzene, toluene, xilene e paraxilene, prodotti da raffinerie texane. Per quanto concerne, clorosoda e PVC, IHS Markit ritiene sia offline il 25% della capacità USA e non è ancora possibile stabilire quando la situazione tornerà alla normalità.
Una buona notizia sul fronte della logistica arriva dall’autorità portuale di Houston, che ha annunciato la riapertura oggi, 1 settembre, dei terminal per le operazioni di carico e scarico di container dai camion, anche se restano restrizioni al movimento delle navi a causa delle forti correnti presenti nel canale, per effetto dell’alluvione.
Report completo IHS markit scaricabile QUI
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