19 luglio 2017 07:36
Chi opera nel settore del trattamento dei rifiuti plastici non sarà stupito di sapere che il riciclo di diversi manufatti e materiali ha costi diversi e marginalità non omogenee, che diventa evidente se si prendono due frazioni agli antipodi come le bottiglie in PET raccolte separatamente e le plastiche alla rinfusa. Ma che dire dei benefici ambientali dei diversi approcci?
Una risposta, basata sui numeri, arriva da PET-Recycling Schweiz, l’organizzazione elvetica che si occupa della raccolta e gestione delle bottiglie PET, che riporta i risultati del progetto KuRVe (Kunststoff Recycling und Verwertung, riciclo e valorizzazione delle materie palstiche) portato avanti dall’Ufficio federale dell’ambiente in collaborazione con otto cantoni e varie associazioni.
Secondo la ricerca, le raccolte separate delle diverse frazioni plastiche rimangono insuperate per quanto riguarda l’efficienza costi–benefici. Quella di bottiglie in plastica si colloca al secondo posto, in termini di efficienza ambientale, subito dietro al riciclo delle sole bottiglie per bevande in PET. La raccolta mista di imballaggi in plastica nelle utenze domestiche mostra invece un’efficacia più bassa.
Non sempre quantità significa maggiore sostenibilità. I ricercatori hanno calcolato che si potrebbero raccogliere ogni anno 14 kg di materie plastiche in più pro capite, ma gran parte di questi rifiuti finirebbero in ogni caso a termovalorizzazione, con un beneficio ambientale non superiore al tragitto di 30 km in automobile per ogni cittadino svizzero, a fronte di costi elevati.
Anche lo studio scientifico condotto dalla ditta Carbotech e dall’istituto universitario UMTEC - segnala PET-Recycling Schweiz - giunge a conclusioni analoghe: il rapporto costi–benefici della raccolta di rifiuti plastici indifferenziati in Svizzera è pari a solo un terzo circa dell’efficienza raggiunta dal riciclaggio del PET. Il beneficio ambientale dei sistemi di raccolta e riciclo è infatti condizionato in modo rilevante dalla qualità del riciclato che si ottiene e dalla possibilità di riutilizzarlo al posto di materiale vergine.
Viceversa, la raccolta mista contiene volumi significativi di materiale che va comunque incenerito, e solo il 25–35% può essere rigenerato in materiale pregiato, da impiegare per la produzione di nuovi manufatti. Nel sacco giallo utilizzato in Germania per la raccolta mista, la quota di riciclo effettivo è scesa al di sotto del 25%.
Sulla base di questi studi, PET-Recycling Schweiz ha fissato un programma in quattro punti:
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