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Poliblend sbarca in Germania con un piano ambizioso

Il gruppo comasco acquisisce il rappresentante tedesco Weber Kunststoffe per trasformarlo nella filiale diretta Poliblend Deutschland. Prima il nylon, quindi masterbatches e gomme termoplastiche.

1 luglio 2017 07:00

sede Poliblend
Giancarlo D'Ottavio poliblendIl gruppo D’Ottavio - che controlla aziende del calibro di Poliblend, Esseti Plast e Celloplast - ha deciso di scommettere sul mercato tedesco acquisendo a maggio la società Weber Kunststoffe, già partner commerciale in Germania, per trasformarla nella filiale diretta Poliblend Deutschland.

“L’obiettivo è aumentare in modo significativo la nostra presenza sul mercato tedesco facendo perno su una struttura ben conosciuta ed apprezzata dai clienti - spiega il presidente del gruppo comasco, Giancarlo D’Ottavio (foto a destra) -. La Germania è la porta d’ingresso in Europa, oggi primo mercato per la trasformazione di materie plastiche, e la chiave è una filiale diretta nel centro del continente”. “Cambia anche il nostro approccio ai mercati esteri - aggiunge D’Ottavio -. Fino ad oggi abbiamo operato con rappresentanti o seguendo dalla nostra sede italiana i clienti chiave; ora è il momento di attuare una politica più aggressiva”.

POLIBLEND DEUTSCHLAND. Fondato nel 1994 dalla famiglia Kluczka come distributore indipendente, e da anni punto di riferimento in Germania di Poliblend, Weber Kunststoffe opera nella produzione e vendita di resine termoplastiche, fornendo anche consulenza ai trasformatori locali nella formulazione di compound tailor-made.
Con l’ingresso nel gruppo D’Ottavio le funzioni di consulenza ed assistenza tecnica saranno ampliate soprattutto nel settore automotive, che oggi assorbe tra il 70 e l’80 per cento delle vendite dei compound made in Italy sul mercato tedesco. Una volta trasformata in Poliblend Deutschland, il portafoglio sarà esteso dai compound poliammidici alle gomme termoplastiche e masterbatches prodotti dalle altre aziende del gruppo, rispettivamente Celloplast ed Esseti Plast, sfruttando l’effetto traino dei tecnopolimeri.

PoliblrendNUOVI INVESTIMENTI - Con il recente avvio di una linea di estrusione-compound e di un impianto per il confezionamento dei prodotti, la capacità produttiva del gruppo sfiora le 25mila tonnellate annue di compound a base di poliammidi, PBT ed acetalica, a cui vanno aggiunte circa 2.000 t/a di gomme termoplastiche e un migliaio di tonnellate di masterbatches colore e additivo.
Nuovi investimenti sono stati pianificati per aumentare la capacità produttiva di Mazzer Grip, produttore di profili in poliammide per serramenti (taglio termico) entrato nel gruppo due anni fa.

NUMERI IN CRESCITA. Con oltre 130 addetti, in larga parte occupati in Italia, D’Ottavio ha realizzato l’anno scorso un fatturato di 90 milioni di euro - 49 milioni la sola Poliblend - per il 45% realizzato all’estero (il 20% in Germania). Numeri destinati a crescere grazie alla nuova strategia di internazionalizzazione: “Quest’anno contiamo di riportare il fatturato del gruppo oltre la soglia dei 100 milioni di euro”, commenta D’Ottavio. Un volume d’affari già raggiunto qualche anno fa, prima della chiusura di MMT, società specializzata nello stampaggio a iniezione, le cui attività sono state ritenute non più in linea con le strategie aziendali.

Il gruppo conta oggi sette società: Poliblend (produzione di compound termoplastici), Esseti Plast (formulazione di master e additivi), Alfa Polimeri (distribuzione), Celloplast (compound di gomme termoplastiche), Mazzergrip (profili a taglio termico), oltre alle due filiali estere Poliblend Asociados Espana e la nuova entrata Poliblend Deutschland (oggi ancora Weber Kunststoffe).

Con il contributo di:
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