11 maggio 2017 08:05
Nel corso di una open-house che si tiene in questi giorni nello stabilimento di Wiehe, in Germania, Sumitomo (SHI) Demag presenta in versione rinnovata la gamma di presse elettriche IntElect, il cui primo modello da 50 tonnellate era stato mostrato in anteprima al K2016 e che ora è disponibile nelle forze di chiusura da 50, 75, 100, 130 e 180 tonnellate, quest’ultima non presente nel catalogo precedente.
Destinate in modo particolare allo stampaggio di componenti di precisione, parti ottiche e medicali, le presse IntElect si presentano più compatte, accessibili ed ergonomiche, oltre a montare una nuova generazione di servoazionamenti ad alta dinamicità per il movimento degli assi. Secondo il costruttore nippo-tedesco, la nuova linea riduce anche il gap di costo tra presse idrauliche ed elettriche.
PIÙ COMPATTE. Dal punto di vista costruttivo, Sumitomo (SHI) Demag è riuscita a ridurre l’ingombro delle macchine integrando l’armadio di comando nel basamento, così da liberare spazi per le unità ausiliarie e garantire un più facile accesso agli ugelli e al gruppo di chiusura. L’ingombro a terra è mediamente il 10% inferiore a quello delle presse elettriche della concorrenza e anche il modello più piccolo da 50 tonnellate risulta mezzo metro più corto del precedente.
NUOVI MOTORI. Frutto dell’esperienza accumulata nella costruzione di oltre 60mila presse elettriche, i nuovi servomotori progettati e costruiti internamente dall’azienda sono stati migliorati nelle prestazioni e nell’interazione con gli azionamenti del gruppo di iniezione, chiusura stampi ed estrattori. Tra l’altro, sono di serie controllo assi, convertitore di frequenza, sincronia e controllo motori per garantire massima precisione e ripetibilità del processo. È stata anche aumentata la “capacità di memoria” del sistema di recupero di energia in frenata. Nel complesso, afferma il costruttore, i miglioramenti apportano risparmi energetici fino al 20% rispetto a macchine all-electric della stessa classe.
GRUPPO STAMPI. Tra i plus introdotti nelle nuove macchine si segnalano la sensibilità del sistema protezione stampo, miglior parallelismo (grazie alle guide lineari) e maggiore spazio tra le colonne. I piani fisso e mobile, progettati con tecnica FEM, sono stati irrigiditi di circa il 30%. Oltre alla versione standard, sono disponibili estrattori elettrici di maggior potenza o velocità.
Per quanto concerne l’unità di controllo NC5 plus, ora viene fornita con un nuovo schermo tattile capacitivo più brillante ed ergonomico.
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