1 marzo 2017 07:30
A pochi giorni dall’entrata in vigore, nella città di New York, della tassa di 5 centesimi di dollaro sui sacchetti per la spesa di plastica e di carta, approvata dal consiglio comunale l’anno scorso (leggi articolo), il Governatore dello stato di New York, Andrew M. Cuomo, ha bloccato il provvedimento annunciando la creazione di una task force al fine di affrontare il problema a livello statale. Il gruppo di lavoro dovrà elaborare una proposta di legge da approvare entro la fine dell’anno.
Secondo Cuomo, il tema dell’inquinamento ambientale dei sacchetti è reale, ma è sbagliata la decisione di imporre il pagamento di 5 centesimi per sacchetto che sarebbe finito nelle tasche dei commercianti e non della pubblica amministrazione per progetti ambientali, generando un profitto di circa 100 milioni di dollari. Che secondo il Governatore ha due spiegazioni: opportunismo politico o impossibilità legale. “Se il consiglio cittadino aveva bisogno del sostegno politico dei commercianti per approvare la legge, 100 milioni di dollari l'anno sono un prezzo troppo alto da pagare - ha spiegato Cuomo -. Se invece la città non aveva l’autorità sufficiente per far sì che una tassa fosse destinata a un ente governativo, occorre avviare un’azione a livello statale. In ambo i casi, il profitto per i privati non è né giustificato né necessario”.
Inoltre, afferma il Governatore, la legge esonera alcuni commercianti senza motivo: negozi di alcolici, consegne a domicilio, furgoni ristorante.
Secondo l’amministrazione della città americana, il costo annuo per smaltire le 91mila tonnellate di shopper di plastica e carta si aggira intorno a 12,5 milioni di dollari. I newyorkesi utilizzano 9,37 miliardi di sacchetti ogni anno, che solo in piccola parte vengono riciclati. Sono invece oltre 23 miliardi gli shopper monouso consumati ogni anno nell’intero stato di New York.
La decisione è stata aspramente criticata dalle associazioni ambientaliste che si erano battute per far approvare la legge a livello cittadino, che parlano di una vittoria della lobby della plastica.
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