2 marzo 2017 08:20
Lo stabilimento italiano di Nilit Plastics a Rho, appena fuori Milano, è a rischio di chiusura: per ora manca l’annuncio ufficiale, ma - come ci ha confermato una fonte vicina all’azienda - sono in corso trattative con i sindacati volte a definire il futuro della sessantina di addetti dell’impianto, che potrebbero perdere il posto di lavoro dopo la chiusura del sito.
Le attività italiane nel compounding di poliammidi, insieme ad analoghi impianti in Germania (Wher e Utzenfeld) e in Cina (Suzhou), sono oggetto di un recente accordo di cessione al gruppo statunitense Celanese, pronto a rilevare marchi, brevetti, linee produttive e rete commerciale, per integrarli nella divisione engineered materials (leggi articolo).
Lo stabilimento italiano era stato avviato nel 1996 come Euronil Thermoplastic Compound, dedicandosi inizialmente alla produzione di compound a base PA66 approvvigionandosi di resina dagli impianti di polimerizzazione israeliani del gruppo, questi ultimi rimasti insieme alle fibre in capo a Nilit. La produzione comprende oggi compound rinforzati e autoestinguenti a base di poliammide 6, 66 e PBT.
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