10 gennaio 2017 07:27
Dal luglio 2016 è vietata la vendita nei supermercati e grandi magazzini dei sacchetti monouso in plastica per la spesa con spessore inferiore a 50 micron, limite esteso dal 1 gennaio 2017 a tutti i punti vendita, compresi i mercati rionali.
Con l’anno nuovo è entrata in vigore in Francia anche la nuova norma, contenuta nella legge sulla Transizione energetica, che fissa nuovi paletti per la distribuzione dei sacchetti per ortofrutta e altri prodotti alimentari sfusi.
Quelli in plastica ora sono vietati, a meno che non siano compostabili (in condizione di compostaggio domestico) e prodotti in tutto o in parte con materie prime di origine vegetale: il contenuto biobased deve essere pari ad almeno il 30%, percentuale destinata a salire al 40% nel 2018, quindi al 50% nel 2020 e al 60% nel 2025.
La stessa legge prescrive che, a partire dal 1 gennaio 2020, dovranno essere compostabili e parzialmente biobased (inizialmente 50%, dal 2025 al 60%) anche stoviglie e posate usa-e-getta, mentre entro il 2025 è prevista la diffusione della raccolta differenziata dei rifiuti organici.
Per i trasgressori, le pene non sono lievi: possono infatti arrivare, nei casi più gravi, a due anni di progione e 100.000 euro di multa.
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