27 ottobre 2016 15:19
[aggiornamento, 29 ottobre 2016] Salito a quattro il numero dei morti: deceduto un terzo vigile del fuoco gravemente ferito nell'esplosione.
L’esplosione che il 17 ottobre scorso ha interessato l’area portuale sul Reno dello stabilimento BASF di Ludwigshafen, costato la vita a tre persone e il ferimento di altre trenta, è stata - con tutta probabilità - causata da un errore umano.
LE CAUSE DELL'INCIDENTE. Secondo i primi accertamenti (le indagini sono ancora in corso), qualche giorno prima dell’incidente, una ditta appaltatrice esterna aveva iniziato alcuni interventi di manutenzione preventiva, con sostituzione di parti usurate, su una condotta di etilene non in esercizio, quindi in condizioni di sicurezza.
In questa zona, il 17 ottobre alle ore 11.30 è scaturito un incendio, innescato durante le operazioni di taglio della tubatura, che ha interessato per errore anche una vicina condotta che trasportava una miscela infiammabile di butilene; le scintille scaturite dalla lama a contatto con il metallo hanno incendiato la miscela, provocando l'esplosione.
A questo punto sono accorse le squadre antincendio presenti in forza stabile nel complesso chimico. L’incendio si è però propagato anche in altre porzioni della complessa rete che trasporta combustibili e materie prime dalle chiatte agli impianti di produzione, tra cui etilene, propilene, butilene ed etilesanolo.
TRE VITTIME. Le fiamme sono state spende solo in tarda serata a prezzo della vita di due vigili del fuoco, mentre la terza vittima è un marinaio che lavorava sulle imbarcazioni ancorate nel porto, recuperato sul fondale del fiume solo il giorno successivo.
RIPARTITI I CRACKER. Pur non essendo direttamente interessati dalle fiamme, i due cracker per etilene e propilene ed altri 22 impianti a valle presenti nel sito sono stati fermati o messi a regime ridotto a causa della mancanza di materie prime. I due cracker sono già stati riavviati e nelle prossime settimane anche gli impianti a valle dovrebbero tornare a regime. BASF ha già avvisato i clienti sui possibili ritardi nelle consegne e sta facendo il possibile per ridurre i disagi.
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