17 ottobre 2016 08:00
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Disegno di legge di bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2017 e per il triennio 2017-2019, una manovra da 27 miliardi di euro, 20 dei quali destinati alle imprese, tra Piano Industria 4.0 e tagli all’Ires dal 27,5 al 24%. Il piano conferma le misure annunciate nei giorni scorsi dal premier Renzi e dal Ministro del MiSE Calenda, con qualche novità, come l’inserimento del software nei beni che godono dell’iperammortamento al 250% per Industria 4.0 e il rifinanziamento per 1 miliardo di euro del Fondo Centrale di Garanzia, il 30% in più di quanto inizialmente annunciato.
Con il pacchetto competitività - sottolinea Calenda - si premiano le aziende che investono in ricerca e innovazione o in macchine, software e tecnologie, privilegiando quelle più innovative, attraverso un approccio automatico, tecnologicamente neutro e non settoriale. Una nuova concezione di politica industriale che abbandona l’idea dei bandi selettivi e ogni complessità burocratica.
Di seguito i principali punti della manovra.
SUPER E IPER AMMORTAMENTO. Il DDL di Bilancio conferma il superammortamento al 140% sugli investimenti in beni strumentali materiali fatti dal 1 gennaio 2017 al 31 dicembre 2017, con consegne prorogate fino giugno 2018; percentuale che sale al 250% per gli investimenti in tecnologie per la digitalizzazione delle fabbriche (Industria 4.0). La novità è che l’ammortamento al 250% è esteso anche a software, sistemi informatici e altri beni immateriali capitalizzati, purché connessi agli investimenti che beneficiano dell’iperammortamento. Misure che prevedono un impegno pubblico di 11 miliardi tra il 2018 e il 2024 (seguendo le quote di ammortamento) con l’obiettivo di mobilitare oltre 10 miliardi di euro di investimenti privati aggiuntivi nel 2017. In altre parole, l'impatto positivo si avrà l'anno prossimo, mentre l'esborso per lo Stato è spalmato in otto anni.
NUOVA SABATINI. È stata confermata per il 2017 anche la Nuova Sabatini, ovvero il contributo per le PMI a copertura degli interessi pagati alla banche per il finanziamento agli investimenti. Il contributo è pari all’ammontare degli interessi, calcolati su un piano di ammortamento convenzionale con rate semestrali, al tasso del 2,75% annuo per cinque anni.
CREDITO DI IMPOSTA SU R&D. Conferma fino al 2020, con ampliamento del campo di applicazione, anche per il credito di imposta alle attività di ricerca e sviluppo. Tutte le spese incrementali in R&D fatte nei prossimi quattro anni saranno incentivate al 50% con un tetto massimo per ogni singola impresa quadruplicato, da 5 a 20 milioni di euro. Questa misura prevede un impegno pubblico di 3,5 miliardi con l’obiettivo di mobilitare 11,3 miliardi di investimento privato nel periodo 2017-2020.
FONDO DI GARANZIA. Come detto, IL DDL di Bilancio rifinanzia con un miliardo di euro il Fondo Centrale di Garanzia, a sostegno dei finanziamenti agli investimenti delle imprese, in particolare PMI con rating intermedi, con l’obiettivo di attivare crediti bancari per un valore compreso tra i 23 e i 26 miliardi di euro.
DETRAZIONI FISCALI. La manovra del Governo introduce anche una serie di misure per sostenere gli investimenti di equity nelle PMI innovative, tra cui l’elevazione dal 19% al 30% delle detrazioni fiscali, per investimenti fino a 1 milione di euro in startup e imprese innovative da parte di investitori individuali, imprese e fondi. Le startup partecipate da società quotate potranno cedere le perdite anche in deroga alle regole del “consolidato fiscale". Tra le misure previste dalla manovra anche la tassazione su capital gain per investimenti a medio lungo (con holding period di 5 anni) per i Piani Individuali di Risparmio (PIR) fino a 30mila euro all’anno. Queste misure, sottolinea il Governo, valgono 450 milioni di euro, spalmati tra il 2017 e il 2020, con l’obiettivo di mobilitare risorse private per 2,6 miliardi di euro.
COMPETENCE CENTER. Tra i punti del piano Industria 4.0 c’è anche la costituzione di centri di competenza ad alta specializzazione, nella forma del partenariato pubblico privato. Lo scopo è promuovere e portare a termine progetti di ricerca applicata, trasferimento tecnologico e formazione su tecnologie avanzate. A tale scopo è previsto uno stanziamento pubblico di 100 milioni di euro nei prossimi quattro anni con l’obiettivo di mobilitare nello stesso periodo addizionali 100 milioni da parte di investitori privati.
ALTRE MISURE. Il Pacchetto competitività aumenta anche le defiscalizzazioni sul salario di produttività - con soglie innalzate fino a 4mila euro di premio e 80mila euro di reddito - e un potenziamento delle misure a favore del welfare aziendale, misure dal costo di circa 1,3 miliardi di euro nel periodo 2017-2020. Sarà anche rafforzato il piano straordinario Made in Italy, con uno stanziamento di 100 milioni di euro con l’obiettivo di ottenere oltre un 1 miliardo di incremento di fatturato delle imprese italiane sui mercati esteri.
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