21 settembre 2016 09:24
La filiale italiana di Covestro ha celebrato ieri con un convegno al Kilometro Rosso di Bergamo il primo anno di vita. La società è nata infatti il 1 settembre 2015 dallo scorporo della divisione MaterialScience di Bayer, raccogliendo l’eredità del gruppo tedesco nei poliuretani, policarbonato, coating ed adesivi.
PRESENZA IN ITALIA. Il gruppo, come ha ricordato in apertura del convegno Mario Ceribelli, Presidente di Covestro Italia, possiede nel nostro paese due società e tre sedi: un quartier generale a Milano e due insediamenti produttivi a Filago (BG) e Nera Montoro (TR), destinati rispettivamente al compounding di policarbonato colorato e alla produzione di lastre alveolari in policarbonato per edilizia. Nel complesso occupa in Italia oltre 300 addetti, di cui 40 assunti negli ultimi anni come frutto di investimenti per 20 milioni di euro stanziati negli ultimi cinque anni. I due poli produttivi italiani sono centri di eccellenza EMEA nel loro segmento, con quote di export superiori all’85%. A Filago è anche presente il Color Competence Center, che supporta a livello internazionale le attività di progettisti e designer che operano nel settore delle materie plastiche.
LA LOMBARDIA PUNTA SULL’INNOVAZIONE. Nel corso del Convegno “(R)evolution, tra innovazione e sostenibilità”, l’assessore lombardo all’Universita, Ricerca e Open innovation, Luca Del Gobbo, ha illustrato i contenuti della nuova legge regionale su ricerca e innovazione, frutto di un confronto con le realtà pubbliche e private, già approvata dalla Giunta e ora in discussione in Consiglio regionale. Una legge che introduce - tra le altre cose - appalti pre-commerciali per l’acquisto, da parte della Regione, di prodotti innovativi, voucher alle imprese per investimenti in nuovi prodotti e processi, accordi per la ricerca mista pubblico-privato finanziati con un plafond 40 milioni di euro. Il tutto, ha promesso Del Gobbo, con procedure semplici e trasparenti.
DOVE VA COVESTRO? Dopo aver illustrato gli obiettivi di sostenibilità al 2025, Niko Palosuo, responsabile della comunicazione Covestro per la divisione poliuretani, è intervenuto ricordando le attività di ricerca nelle quali è impegnata l’azienda, da Solar Impulse, l’aereo ad energia solare che ha appena completato il giro del mondo senza carburante, alla produzione di polioli da CO2 (foto a destra) fino alle pale eoliche in poliuretano o alle abitazioni di emergenza che beneficiano dei materiali plastici sviluppati dal gruppo tedesco.
B&B SPOGLIA IL POLIURETANO. Una interessante case history è stata portata in sala da Fiorella Villa, direttore comunicazione di B&B Italia (foto a sinistra), noto produttore di divani e altri mobili imbottiti, che quest’anno compie cinquant’anni. La società, fondata nel 1966 da Piero Busnelli, è stata la prima ad automatizzare, alla fine anni ’60, la produzione di imbottiture per poltrone e divani, annegando una struttura metallica nell’espanso attraverso la schiumatura a freddo di poliuretano in stampo, processo ancora oggi utilizzando nello stabilimento milanese. Tra l'altro, B&B Italia è stata anche la prima azienda al mondo a produrre un divano interamente in poliuretano, modulare e quindi facilmente smontabile per facilitare le spedizioni all'estero. Ora l’azienda vuole andare oltre e produrre mobili da esterni in poliuretano, già finiti all’uscita dello stampo, quindi “spogliati” da rivestimenti protettivi e decorativi. E per questo ambizioso progetto di ricerca ha chiesto la collaborazione di Covestro.
INDUSTRIA 4.0 e FATTORE UMANO. Gli ultimi due interventi del convegno sono stati tenuti da Marco Gay, Presidente dei giovani imprenditori di Confindustria e dal sociologo Francesco Morace. Il primo ha illustrato opportunità e sfide di Industria 4.0 per il nostro paese, sottolineando l’impatto positivo per l’intera economia che potrebbe avere il piano Italia 4.0 del Governo (che dovrebbe essere presentato oggi da Calenda), tra cui la mobilitazione di risorse, tra pubblico e provato, per ottanta miliardi di euro nei prossimi 5-10 anni grazie all’effetto leva. Morace, Presidente dell’istituto di ricerca Future Concep Lab, ha invece illustrato il nuovo paradigma Human Centric Innovation, che riporta le persone al centro dei processi di innovazione e sostenibilità.
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Amut ha avviato in Australia il suo terzo impianto di riciclo in due anni mezzo, con piena soddisfazione del cliente. Dopo il PET è la volta delle poliolefine.