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Sfridi e scarti si recuperano a bordo pressa

TRIA presenta al K2016 di Düsseldorf una nuova linea di granulatori per stampaggio ad iniezione. Compatti, silenziosi e facili da pulire.

15 settembre 2016 10:14

Granulatore Tria JMJS e JM: due sigle che segnano la volontà di TRIA di guadagnare nuove quote di mercato nella granulazione di sfridi e scarti nei reparti di stampaggio a iniezione, guardando in particolare alle esigenze delle multinazionali che producono componenti automobilistici.

Si tratta di un segmento in continua espansione e non è difficile capire perché: il contenuto di plastica di una vettura è destinato a crescere dai 200 kg del 2014 ad almeno 350 kg nel 2020. Con i materiali riciclati destinati a conquistare sempre più il favore delle grandi case automobilistiche.

I nuovi granulatori saranno presentati per la prima volta all’ormai imminente edizione del K2016, che si terrà nel mese di ottobre a Düsseldorf. Con la sigla JS, Tria propone tre nuovi granulatori senza griglia, mentre JM identifica due nuovi modelli senza box afonico, che si aggiungono a quelli esistenti, dotati invece di box a bordo.

PIÙ SPAZIO IN REPARTO. “Un preciso brief di progetto, studiato in anni di partnership con diversi clienti, ha guidato tutta la progettazione - spiegano i progettisti dell’azienda milanese -. Lo sviluppo longitudinale delle macchine, oltre che a caratterizzarle da un punto di vista formale, ha permesso di ridurre fino al 50% il loro ingombro laterale, lasciando più spazio nel corridoio tra le presse; in questo modo l’operatore può lavorare più agevolmente”. La modularità è un altro criterio fondamentale che ha contribuito a dare forma a tutti i progetti. Così, per esempio, tutte le tramogge sono adatte per l’alimentazione da robot, per la macinazione in linea.
Nella foto sotto, a sinistra, un esempio degli ingombri della nuova serie:

Tria granulatori ingombro

Tria granulatorePULIZIA E MANUTENZIONE PIÙ FACILI. Per i granulatori senza griglia, le sedi in cui ruotano gli aspi sono realizzate secondo un disegno brevettato che ne semplifica l’apertura per eseguire una pulizia veloce e completa, senza complicazioni. Nella serie JM, invece, l’imbuto e il porta-griglia sono realizzati in un corpo unico integrato alla camera di macinazione; anche grazie alla particolare geometria della camera stessa, ne guadagna la tenuta, evitando la fuoriuscita della polvere. Anche in questa serie è stata posta grande attenzione alla pulizia e manutenzione: l’accesso alle parti interne avviene sempre da un solo lato della macchina, senza l’utilizzo di utensili. Inoltre, diversi accorgimenti semplificano le operazioni necessarie, dall’imbuto facilmente estraibile per le macchine JM a un dispositivo di insufflazione ad aria compressa per le macchine JS, che consente di rimuovere facilmente la polvere fine dall’intercapedine tra camera e albero, evitando così che questa possa raggiungere i cuscinetti.

QUALITÀ AI MASSIMI LIVELLI. Sotto molti aspetti, le prestazioni dei nuovi granulatori JS e JM sono perfettamente allineate agli elevati standard di Tria; per altri, l’asticella è stata addirittura spostata più in alto. Sempre molto contenuta è la potenza installata, da 0,5 kW a 1,5 kW, a seconda del modello. In linea con gli alti standard del costruttore milanese l’efficacia del taglio e la qualità del macinato, ottenute grazie alla disposizione elicoidale delle frese con denti a sezione quadrata e il taglio inclinato degli aspi per la serie JS, o all’utilizzo della lama unica per la sere JM. Sempre rispettando una delle principali caratteristiche delle macchine TRIA dedicate all’iniezione, vale a dire poter macinare sia materozze che pezzi di scarto, a differenza dei granulatori multilama.

Tria rumorositàMENO RUMORE E FASTIDIO PER L’OPERATORE. Per quel che riguarda la silenziosità delle macchine, se la tecnologia screenless è conosciuta per avere già buone prestazioni, per la serie JM si è andati oltre. Il rotore di questi granulatori presenta un design innovativo, con una sezione inedita, garantendo una rumorosità adeguata ad un reparto di stampaggio, in termini di valore assoluto e, soprattutto, in corrispondenza delle frequenze che più disturbano l’orecchio umano. Il raggiungimento di tali risultati è stato possibile grazie alla collaborazione con un qualificato laboratorio universitario di acustica, attraverso una serie di test svolti in camera semi-anecoica (foto a destra). In collaborazione con lo stesso istituto, TRIA ha studiato anche un kit opzionale per una ulteriore insonorizzazione dedicato a reparti produttivi in cui si impiegano presse elettriche, notoriamente più silenziose rispetto a quelle idrauliche.

Con il contributo di:
TRIA S.p.A.
Via E. Fermi, 8 - 20093 Cologno Monzese (MI)
Tel. +39 02 273451 - info@triaplastics.com
www.triaplastics.com

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