31 marzo 2016 07:45
La società bio-tech bolognese Bio-On, quotata dal 2014 all’AIM Italia, ha chiuso l’esercizio 2015 con ricavi consolidati pari a 8,4 milioni di euro, in forte crescita rispetto ai 2,7 milioni dell’anno precedente.
L’Ebitda è passato da 1 a 3,7 milioni di euro, mentre il margine operativo netto (Ebit) è cresciuto da 900mila euro a 3,5 milioni. La società ha chiuso il bilancio con utile netto di 3 milioni di euro, contro i 500mila euro del 2014, tanto da spingere il CdA a proporre all’Assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo per azione di 0,144 euro, per complessivi 2,1 milioni di euro.
I positivi risultati finanziari sono frutto di una accelerazione nella concessione delle licenze che hanno contribuito ad aumentare significativamente sia i ricavi, sia sopratutto la marginalità rispetto all’originaria previsione di piano pre-IPO, spiega la società in una nota. Bio-on ha quindi avviato uno studio per verificare la possibilità di passare al segmento MTA di Borsa Italiana entro l’anno in corso; nel frattempo è in preparazione il nuovo piano strategico triennale.
LICENSING. Bio-On è una Intellectual Property Company (IPC) fondata da Marco Astorri e Guy Cicognani. Ha sviluppato un processo per la produzione di PHAs (polidrossialcanoati) da fonti di scarto di lavorazioni agricole, tra cui melassi e sughi di scarto di canna da zucchero e di barbabietola da zucchero, che concede in licenza.
L’anno scorso ha raggiunto tre accordi di licenza, rispettivamente con Cristal Union in Francia, con Moore Capital in Brasile e con Seci-Eridania nel nostro paese, intenzionata costruire un impianto in Italia per la produzione di PHAs da glicerolo, scarto nella produzione di biodiesel.
NUOVI PRODOTTI. Il biopolimero sviluppato da Bio-on è definito dalla società prodotto “piattaforma”, in grado di sostituire grazie alla sua versatilità un grande numero polimeri ricavati da petrolio e gas naturale. L’anno scorso sono stati presentati gradi ottimizzati per diversi campi applicativi: Minerv supertoys per il settore dei giocattoli, per esempio mattoncini da costruzione; tipi specifici per la produzione di capsule per la somministrazione controllata di farmaci all’interno del corpo umano o per il rilascio graduale di principi attivi in agricoltura, oltre a PHA ricavato da glicerolo o da patate.
RICERCA E SVILUPPO. La società bolognese ha anche raggiunto accordi di partnership per lo sviluppo di nuovi prodotti. Lavorerà insieme ad Eridania per definire ed ottimizzare la produzione di acido levulinico da biomasse, mentre con la University of Hawaii ha firmato un contratto esclusivo e globale di ricerca per sviluppare ulteriormente la tecnologia per la produzione di bioplastica PHAs: l’obiettivo è utilizzare come elemento di partenza materiali ligno-cellulosici (residui della lavorazione del legno) e scarti umidi domestici o agricoli.
Bo-On ha inoltre avviato quest’anno a Bentivoglio (Bologna) un nuovo laboratorio per la ricerca su nuovi materiali e lo sviluppo applicativo, grazie all’installazione di una linea di estrusione (nella foto).
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